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''Le tasse sono una cosa bellissima..."

Padoa Schioppa

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Un uno-due micidiale. Tommaso Padoa-Schioppa, svestendo i panni del ministro riservato e poco incline alle dichiarazioni, ha mostrato negli ultimi giorni un aspetto inedito, concedendo alla stampa frasi o battute ad effetto. Prima la colorita uscita sui giovani italiani 'bamboccioni', oggi la riflessione sulle tasse "bellissime". In entrambe le circostanze, nemmeno a dirlo, una pioggia di critiche ha investito il titolare del ministero dell'Economia. "Dovremmo avere il coraggio di dire - ha spiegato Padoa-Schioppa intervistato questo pomeriggio da Lucia Annunziata - che le tasse sono una cosa bellissima. E' un modo civilissimo di contribuire insieme al pagamento di beni indispensabili, come la sicurezza, la tutela dell'ambiente, l'insegnamento e insegnamento e anche le pensioni". Il ragionamento del ministro è più articolato, prende spunto dalla necessità di combattere l'evasione fiscale e immagina il rapporto fra il cittadino e l'erario come non conflittuale. Poco comprensivi si mostrano, però, molti politici di entrambi gli schieramenti e leader del mondo sindacale. Apre le danze il vicecoordinatore di FI Fabrizio Cicchitto. Le parole di Padoa-Schioppa, detta alle agenzie il vicecoordinatore di FI, sono rivelatrici "della cultura e della mentalità" di un governo che "vede nell'imposizione fiscale una sorta di misura salvifica rispetto al peccato commesso da chi guadagna con il suo lavoro o la sua impresa". Peggio, aggiunge Cicchitto, sono il segno di "una visione penitenziale e punitiva della vita che si combina con il paternalismo altezzoso e arrogante di chi ha appellato i giovani come dei 'bamboccioni'". Altrettanto duro Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, che per censurare il ministro dell'Economia sceglie la strada dei sondaggi: "Padoa-Schioppa sta facendo le scarpe a Prodi nella classifica dell'impopolarità. Dopo aver rovesciato una gragnuola di tasse sugli italiani definisce 'bellissime' le sue imposte. Dove vuole arrivare?". Maurizio Gasparri (An), preferisce invece criticare in un sol colpo le ultime due uscite del ministro: "Padoa-Schioppa - dice - è il meno adatto a fare l'elogio delle tasse, che vanno pagate se sono eque. Tps è proprio un 'rim....bamboccione' da chiudere in casa". Ragionamenti simili arrivano dal portavoce dell'Udc Francesco Pionati: "Le tasse sono belle se sono eque. Quelle di Prodi, Visco e Padoa-Schioppa sono terrificanti perché ingiuste". Ma Padoa-Schioppa è vittima anche di 'fuoco amico'. Mauro Fabris, Udeur, prima lo definisce "un grande tecnico", poi però gli offre un consiglio: "E' meglio che continui a fare il mestiere che conosce meglio, lasci le battute ad altri". Ancora più tagliente Marco Rizzo (Pdci): "E' giusto pagare le tasse, allora le faccia anche pagare ai suoi amici banchieri". Infine il sindacato. Il segretario Uil Luigi Angeletti, ascoltate le parole del ministro dell'Economia, mostra di non apprezzare: pagare le tasse, dice, "questa cosa bellissima e civilissima, oggi è a carico prevalentemente dei lavoratori dipendenti. Il Ministro dell'Economia, invece di fare questo inno alla gioia, dovrebbe preoccuparsi di far pagare le tasse agli evasori e di ridurle ai lavoratori dipendenti".

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