«Ora vi libero Roma dal traffico»
A partire da Roma, ma non solo, precisa il ministro «anche Milano, Torino, Firenze, Napoli, Bari e Palermo». Un progetto ambizioso? «I traguardi si raggiungono un passo alla volta. Prima o poi bisogna partire». E i soldi? «Ci sono: 3,5 miliardi recuperati dal maggior gettito 2007, a cui bisogna aggiungere 3 miliardi stanziati dalla Finanziaria 2008. Senza dimenticare il rifinanziamento della legge obiettivo». Ministro, come saranno spese queste risorse? «Gran parte dei soldi recuperati dal Tesoretto saranno investiti nelle linee metropolitane. Nel complesso saranno destinati 1,2 miliardi, di cui 500 milioni solo per la Metro C di Roma». Pensa che la Metro C risolverà tutti i problemi della Capitale? «Certo che no, questo è solo uno degli interventi che abbiamo messo in cantiere. Con gran parte dei 3 miliardi della Finanziaria 2008 andremo a decongestionare il traffico intorno alle grandi città: sono quelli i punti critici, pensi a tutto quello che accade intorno a Milano e Roma». Qualche esempio concreto? «Tanto per restare nella Capitale: nel 2008 svilupperemo il sistema delle complanari per smaltire gli ingorghi al casello dell'A24. Sono in corso i rinnovi delle concessioni e parte dei lavori saranno finanziati in project financing». E poi? «Bisogna sviluppare le infrastrutture che consentano di migliorare il trasporto intermodale, ad esempio rotaia-gomma. Le opere da realizzare in Italia sono moltissime. Per fare tutto sarebbero necessari 278 miliardi». Però per quest'anno può ritenersi abbastanza soddisfatto? «Diciamo che a una certa età bisogna accontentarsi. Mi auguro solo che nessuno ci tolga l'ossigeno». Comincia a parlare in «dipietrese»? «Allora sarò più esplicito: spero di non trovare troppi ostacoli dal partito dei "no", che spesso dice "no" solo per dimostrare di esistere». Un riferimento al suo collega Pecoraro Scanio? «Non capisco la domanda, parlo solo dipietrese».