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Un piano per potenziare le sedi all'estero

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L'Ice punta 112 milioni sul made in Italy

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A presentare il nuovo piano di attività promozionale dell'Ice per il 2007, sono stati ieri presidente dell'Ice, Umberto Vattani e il l ministro del Commercio Internazionale Emma Bonino che ha spiegato che «nel mondo globalizzato non si può pensare di crescere chiudendosi all'interno dei singoli paesi. E tutto il governo, ha continuato, farebbe bene a rendersene conto inserendo il sostegno delle imprese all'estero tra le priorità da affrontare anche ai tavoli di concertazione con le parti sociali» Nel 2007 il budget dell'Ice per la promozione delle imprese è comunque già aumentato e servirà a concentrarsi in alcuni paesi chiave (Brasile, Russia, Cina, India - paesi BRIC - Usa, Giappone e Ue) e in alcuni settori innovativi (farmaceutico, tecnologie ambientali e bionanotecnologie) oltre ai più tradizionali comparti di punta del Made in Italy (27 milioni sui 112 stanziati) da valorizzare prima di tutto in India (10 milioni), Golfo e paesi come Arzebaijan, Kazakstan, Ucraina. L'obiettivo è fare in modo che dopo un 2006 «di svolta» per le esportazioni italiane, come l'ha definito Vattani, il prossimo triennio possa essere di consolidamento per l'export e per la presenza all'estero, in modo da bilanciare il profondo rosso energetico di cui soffre l'Italia. L'Ice farà la sua parte soprattutto sul territorio, con l'apertura di nuove sedi e il potenziamento degli uffici già attivi. Il numero delle unità operative passerà da 111 a 115, in 86 nazioni contro le attuali 84. [email protected]

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