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di GIOVANNI LOMBARDO RICETTA amara per risanare le Ferrovie.

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Insomma ministro parla chiaro per Ferrovie potrebbero essere presto necessarie «scelte difficili ed impopolari». Parole che, ovviamente, sono state accolte con disappunto dai sindacati che chiedono al governo di aprire un confronto. Mentre dai consumatori arriva subito lo stop al rischio di aumenti delle tariffe. Ferrovie dello Stato sta lavorando al piano strategico 2007-2011, ha ricordato ieri il ministro in un'audizione in commissione Trasporti, con «uno scambio di idee intenso con il governo». Sarà definito «nelle prossime settimane». Padoa-Schioppa ha poi indicato l'obiettivo: «Ci aspettiamo che le Ferrovie garantiscono il raggiungimento dell'equilibrio finanziario e il miglioramento del livello dei servizi e delle infrastrutture». Due le indicazioni emerse più chiaramente. Sul fronte dell'occupazione un'accelerazione dell'introduzione del macchinista unico. E sul fronte delle tariffe un ampliamento dei servizi in regime di prezzo libero. «C'è un livello delle tariffe del tutto fuori linea rispetto a quelle di altri Paesi. Sono molto più basse». E «pesa il congelamento degli scorsi anni». Quanto ai ferrovieri, dice il ministro, «se in tutto il mondo i treni possono viaggiare con un macchinista unico, non si capisce perchè in Italia ne servano due. Bisogna arrivare a questa soluzione». Più in generale, servirebbe più flessibilità, e «ci sono esuberi notevoli che sarebbero ancora più notevoli se ci fosse flessibilità». Parole che destano «viva preoccupazione» per la Cisl, «preoccupazione ed incertezzà» per la Uil. «Non servono i tagli al personale ma serve un piano industriale e di sviluppo serio», commenta il leader della Cgil Guglielmo Epifani. [email protected]

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