Libonati convoca i sindacati
Questa la tesi che ieri è stata sostenuta dal quotidiano economico francese Les Echos secondo il quale «mancano due settimane allo scadere del termine per la presentazione delle offerte nella privatizzazione di Alitalia e appare ormai sempre più probabile che ci si avvii verso una seconda tornata». Un circostanza dettata dal progressivo defilarsi dei candidati all'acquisto: «dopo Management&Capitali di Carlo De Benedetti, è toccato a Texas Pacific Group far sapere che era interessato anche ad Iberia e che non punta alle due imprese». Le altre tre imprese selezionate, AirOne, UniCredit Banca Mobiliare e MatlinPatterson Global Advisers «pongono qualche problema», ha proseguito il giornale: la prima è la principale concorrente di Alitalia e Bruxelles potrebbe non approvare la fusione; la seconda agisce per conto di un cliente occulto e la terza è specializzata in «junk bonds» e non si preoccupa della strategia industriale". Conclusione: «Se non salta fuori un acquirente valido entro metà aprile, Roma dovrà lanciare una nuova asta, riducendo le pretese», scrive Les Echos: «è la scommessa di De Benedetti e di Air France-Klm». Il capo di quest'ultima, Jean-Cyril Spinetta (nella foto), ha dichiarato di recente di voler «aspettare una ridefinizione dell'asta». «Abbiamo i mezzi finanziari per sottoscrivere la procedura messa in atto dal governo italiano», ha detto di recente Spinetta, che, sempre secondo Les Echos, «ha valutato in 2 miliardi di euro il costo dell'acquisto di Alitalia e in un miliardo di euro la somma necessaria per ammodernare la sua flotta». «Tenuto conto delle condizioni proposte, non potevamo essere candidati in questa prima fase», ha dichiarato Spinetta, «non immagino davvero chi possa compiere l'operazione e spero che l'assenza di un acquirente serio porti a ridefinire l'asta». Intanto il presidente dell'Alitalia, Berardino Libonati, ha convocato tutti i sindacati presenti in azienda per il 26 aprile prossimo. economia@iltempo.it