Enel, patto di ferro con Acciona per Endesa
Offerta di almeno 41 euro per azione tra sei mesi. E.On mette sul piatto 40 euro e passa alle vie legali
Ieri il gruppo elettrico guidato da Fulvio Conti e presieduto da Piero Gnudi ha firmato con Acciona un accordo «per lo sviluppo di un progetto di gestione congiunta di Endesa». I due alleati si dichiarano pronti a offrire 41 euro per azione per conquistare il 50,01% del gruppo elettrico spagnolo. Una mossa che arriva dopo quella di E.On, che proprio ieri ha rilanciato la sua offerta portandola a 40 euro per azione. E dal cda di Endesa è arrivato il sostegno all'opa dei tedeschi. I tedeschi hanno anche deciso, com'era stato preannunciato venerdì, di esercitare tutte le «opzioni legali» contro l'azione intrapresa dal gruppo italiano e da quello spagnolo per la scalata su Endesa. Offerta ricca. Se l'opa E.On non dovesse raggiungere la maggioranza del capitale di Endesa, Enel ed Acciona si impegnano a mettere sul piatto un prezzo «non inferiore a 41 euro per azione» aumentato degli interessi maturati sino al momento del lancio, che avverrà «appena esisteranno le condizioni legali». L'opa è condizionata al raggiungimento del 50% più un azione del capitale di Endesa (cioè il 3,99% che ancora manca ad Enel ed Acciona, una volta sommate le loro quote; alla modifica di alcune condizioni nello statuto di Endesa e all'ottenimento delle relative autorizzazioni. «Lo scopo dell'accordo - recita la nota di Acciona - è lo sviluppo di un progetto di gestione comune e duratura di Endesa» che avverrà mantenendo «il management ed il potere decisionale in Spagna», ma anche garantendo la fornitura energetica, potenziando gli investimenti in Spagna con una politica dei dividendi invariata; - La gestione di Endesa passerà per una holding in cui Enel e Acciona apporteranno «in maniera progressiva, pro quota, e fino al raggiungimento del 50,02% del capitale sociale di Endesa entro il primo semestre del 2010». Acciona deterrà il 50,01% della holding e nominerà i presidenti di Endesa ed holding mentre Enel potrà scegliere l'amministratore delegato. Le due società avranno comunque rappresentanza paritetica in entrambi i consigli. Al terzo anno dall'accordo, eventuali disaccordi sulla gestione potranno esseri risolti con la divisione della società oppure attraverso l'esercizio da parte di Acciona di un'opzione di vendita ad Enel delle sue azioni in Endesa e nella holding. Il futuro di Viesgo. L'attuale controllata spagnola di Enel, Viesgo, confluirà nella «nuova» Endesa a meno di particolari vincoli Antitrust, mentre dall'unione delle attività rinnovabili di Endesa e Acciona nascerà, nelle intenzioni dei due gruppi, un «nuovo leader mondiale» nel campo dell'energia verde sotto la guida di Acciona. [email protected]