Endesa, i tedeschi alzano la posta
E si preparano ad alzare la posta da offrire nell'Opa agli azionisti. A essere convinta del rilancio per contrastare l'ingresso nella partita dell'Enel di Fulvio Conti è tutta la stampa spagnolo. L'unico dubbio riguarda l'ammontare della nuova proposta che potrebbe spaziare tra i 40 e i 42 euro ad azione. La più timida sul tema è stata la radio Cadena Ser, che sul suo sito web ha sostenuto che il Cda di E.On si sarebbe riunito nella mattinata di ieri per approvare una nuova offerta il cui valore è compreso fra i 40 ed i 40,25 euro ad azione. Secondo Cadena, la nuova somma verrà ufficializzata solo domani, l'ultimo giorno concesso dalla Cnmv, la Consob spagnola, a E.On per aumentare, per la quarta e ultima volta, la somma messa sul piatto per il controllo di Endesa. Se per Expansion, E.On aumenterà l'offerta a 40 euro, secondo El Economista, saranno 41 ad azione gli euro che la società tedesca è disposta ad offrire per Endesa, per arrivare almeno ad una quota del 25% nel gruppo spagnolo, senza considerare il 9,9% detenuto attualmente da Caja Madrid. Il quotidiano ha spiegato che i legali di E.On stanno valutando la possibile offerta di Enel ed Acciona, che potrebbe venire annunciata alla presentazione dei dati di bilancio che il gruppo italiano ha in programma per il prossimo 28 marzo a Londra. A chiudere il possibile range di prezzo La Gaceta, per cui E.on potrebbe «alzare l'offerta a 41 o 42 euro ad azione», contro i 38,75 euro con cui si sta svolgendo. A confermare quello che i media spagnoli suppongono è la stessa società tedesca. La corsa di E.On per l'acquisizione di Endesa «non è finita» ha dichiarato Wulf Bernotat, ad del colosso tedesco, al Der Spiegel, spiegando che dobbiamo «andare a vedere quando, e se, verrà presentata questa offerta», facendo riferimento alla possibile Opa congiunta che Enel ed Acciona potrebbero presentare su Endesa. Anche se dovesse verificarsi, ha proseguito Bernotat «gli azionisti di Endesa vedranno il denaro come minimo fra un anno, tenuto conto dei procedimenti presso le autorità competenti. Con noi sanno cosa avranno e sanno che lo avranno subito». Bernotat ha sottolineato comunque che «fino al termine del periodo di accettazione, noi ci manteniamo comunque tutte le opzioni aperte». Intanto sul fronte dell'alleanza tra Enel e Acciona i negoziati proseguono «positivamente» secondo quanto indicato dallo stesso gruppo italiano venerdì scorso n tarda serata su richiesta Consob. L'accordo finale non dovrebbe essere stato ancora siglato, ma sarebbe questione di ore. Si tratterà di un accordo alla pari, nelle parole di Gnudi, tra il gruppo italiano, che attualmente ha a disposizione il 24,9% di Endesa, e quello di costruzioni spagnolo, titolare di poco più del 21%, per lanciare un'opa sul 100% di Endesa in caso di fallimento dell'offerta E.On. E secondo Acciona l'accordo sarà sotto la leadership spagnola. Operativamente questo potrebbe tradursi nella costituzione di una newco partecipata paritariamente, in cui far confluire il 50% di Endesa. La presidenza di Endesa andrebbe agli spagnoli, le deleghe operative all'Enel. economia@iltempo.it