Alitalia in pressing sui revisori di Deloitte

Un'operazione che avrebbe messo a rischio la delicata fase della gara per la sua privatizzazione. I revisori, insomma, per ora si sono accontentati di stare alla finestra, evitando di sollevare obiezioni, e si preparano a emettere il loro giudizio definitivo solo il 23 maggio quando il bilancio sarà definitivamente sottoposto all'esame del cda. Intanto però la sospensione del giudizio sulla situazione contabile di Alitalia ha consentito a Libonati di allontanare senza remore possibile riduzione di valore della flotta. Si tratta solo di uno stop temporaneo ma consente al cda della compagnia aerea di prendere tempo in attesa della fase finale della gara. Libonati avrebbe cominciato a tessere già da tempo una serie di colloqui per convincere i revisori di Deloitte a sciogliere le pesanti riserve sulla certificazione del bilancio. Un passaggio indispensabile per il futuro della società. E per ora sarebbe riuscito nell'intento. Ad aiutarlo sarebbe stato anche l'arrivo di un nuovo partner Deloitte al controllo dei conti dell'ex compagnia di bandiera. Un normale avvicendamento che avrebbe però contribuito a distendere i rapporti, sicuramente più tesi nell'era dell'ex presidente e amministratore delegato Giancarlo Cimoli, tra via della Magliana e i revisori. Archiviata la turbolenta gestione di Cimoli, a cui i revisori negarono, nel 2003 la certificazione del bilancio, insomma, le parti sembrano animate da una maggiore collaborazione. Sul tavolo delle trattative Libonati avrebbe messo la disponibilità a stilare una nuova bozza di piano industriale o almeno un piano finanziario rinforzato. La volontà di portare a termine la privatizzazione senza impasse, insomma, ha determinato una sorta di pax armata tra compagnia e controllori dei conti. Così il quadro resta sì delicato, con perdite ante imposte per 405 milioni (261 più del 2005), ma con segnali di ottimismo sul 2007. Negli ultimi quattro mesi del 2006 Alitalia, senza considerare le imposte ha perso 130 milioni di euro (93 in più rispetto all'ultimo trimestre del 2005), ha registrato un risultato operativo negativo per 92 milioni (in peggioramento di 84 milioni), e ricavi del traffico in aumento del 2,3%, a 1,102 miliardi. Ma c'è più fiducia sull'anno in corso. il Cda, ritiene «di poter conseguire nel 2007 un risultato operativo in miglioramento rispetto a quello del 2006, che potrà risultare positivo con il realizzarsi delle operazioni straordinarie previste in budget». Intanto, le risorse in cassa sono «sufficienti alla copertura dei fabbisogni generati dalla gestione operativa e finanziaria per un arco temporale di ben oltre 12 mesi a partire da fine marzo». economia@iltempo.it