Enel, la Spagna congela l'opa su Endesa
Il gruppo elettrico conferma l'alleanza con Acciona. Ma l'offerta potrà scattare solo tra sei mesi
Un'operazione che scatterà sole se dovesse fallire l'opa della tedesca E.On a 39 euro per azione, che si concluderà il 29 marzo. Ma la Cnmv, l'autorità di borsa iberica, frena le mire dei due maggiori azionisti di Endesa: una nuova offerta sarà possibile non prima di 6 mesi dalla scadenza dell'opa dei tedeschi. E offre un'ultima chance a E.On, concedendo la possibilità di rilanciare sul prezzo ancora una volta, entro lunedì. La decisione a sorpresa dell'Authority spagnola rimescola i giochi ed è molto probabile dunque che Enel ed Acciona si muovano per ora a carte coperte in attesa di vedere le prossime mosse di E.On. I tedeschi potrebbero rilanciare a questo punto a un prezzo superiore ai 41 euro che, secondo indiscrezioni, potrebbe essere quello dell'offerta congiunta dei due maggiori azionisti di Endesa che insieme hanno il 45,9% di Endesa. Intanto la Consob presieduta da Lamberto Cardia ha chiesto al gruppo italiano di commentare prima di lunedì e della riapertura dei mercati la situazione che si è creata con le decisioni della sua omologa spagnola. Questa mattina Enel faceva sapere di avere «in corso negoziazioni in stato avanzato con Acciona, sebbene al momento esse non abbiano ancora portato alla conclusione di un accordo definitivo». Negoziati che «hanno ad oggetto il possibile sviluppo di un progetto congiunto su Endesa nel caso in cui all'offerta pubblica di acquisto su tale società effettuata da E.On non aderisca il 50% del capitale di Endesa». Secondo Acciona l'accordo vedrebbe la leadership del gruppo di costruzioni iberico e secondo indiscrezioni di stampa a questo spetterebbe la presidenza mentre ad Enel la nomina dell'ad. Il presidente di Enel Piero Gnudi, ha parlato di un accordo alla pari che si concluderà «nelle prossime ore». «Sarà un accordo fra pari - ha spiegato Gnudi - fra un italiano e uno spagnolo che gestiranno assieme questa azienda». Enel non ha nessun contatto con la rivale tedesca E.On, ha poi aggiunto: «E.On è nostra controparte, nessun contatto». Un'offerta a 41 euro, valorizzerebbe Endesa oltre i 43 miliardi, la più grossa opa mai lanciata nel settore energetico, contro i 40 miliardi dell'offerta di E.On. Il governo di Madrid fa sapere che «non è intervenuto e non interviene» nelle vicende della lotta per la conquista di Endesa, come ha affermato il vicepremier Maria Teresa Fernandez de la Vega. Anche per il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, i governi non devono intervenire in operazioni di mercato, che comunque provano che dopo le liberalizzazioni l'Enel agisce come player internazionale. [email protected]