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L'allarme del presidente Ciucci

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Anas, servono 900 milioni per non chiudere i cantieri

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È quanto ha riferito il presidente dell'Anas Pietro Ciucci (nella foto), ascoltato dalla Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera. E ieri è arrivata anche la proposta dell'Ance: destinare le maggiori risorse dell'extragettito proprio alle infrastrutture. Il fabbisogno dell'Anas per l'anno in corso ammonta complessivamente a circa 900 milioni di euro, altrimenti la spa non riuscirà a garantire, ha affermato Ciucci, la normale attività di manutenzione ordinaria «a partire dal secondo semestre 2007, con conseguenze in termini di sicurezza e fruibilità della rete di competenza». Dopo anni di perdite (500 milioni nel 2005, oltre 430 nel 2006), Anas punta ora al riequilibrio economico quale «obiettivo irrinunciabile», e Ciucci in Commissione ha ribadito «la necessità che l'azionista assicuri, in sede di approvazione di bilancio, la copertura della perdita stimata per il 2006 in 430 milioni di euro, al fine di evitare il ripetersi - ha detto - di situazioni insostenibili di disallineamento fra fonti e impieghi finanziari, fenomeno questo già registrato nel recente passato». Per questo è necessario che l'Anas completi la sua trasformazione in spa. «La società - ha detto Ciucci - ha bisogno di autonomia finanziaria, non può operare con risorse definite di anno in anno e sempre incerte. I costi debbono essere coperti da ricavi da acquisire in base a regole di mercato. La gestione della rete stradale e autsotradale deve essere remunerata a prezzi di mercato, senza essere sottoposta all'incertezza della politica di bilancio pubblico». Ciucci conta di presentare il piano economico 2007-2011 entro metà anno. «Una scelta incomprensibile, e contraria ai reali interessi di sviluppo e rilancio competitivo del Paese, quella di non destinare alle infrastrutture una parte dell'extra gettito proveniente dalle maggiori entrate fiscali», ha detto ieri il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, esprimendo l'appoggio dei costruttori al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, secondo il quale va data priorità alle infrastrutture nella scelta degli impieghi cui destinare le entrate eccedenti documentate dalla trimestrale di cassa. [email protected]

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