Fisco, l'Unione boccia Padoa Schioppa
Alle imprese il governo ha già dato con la Finanziaria, ora è il momento di sostenere le persone. Questo il messaggio della conferenza dei capigruppo di maggioranza di Camera e Senato che si è riunita ieri a Montecitorio con il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Giampaolo D'Andrea per valutare l'utilizzo delle maggiori entrate tributarie (tra gli 8 e i 10 miliardi secondo le prime stime). Il capogruppo dell'Ulivo Dario Franceschini indica che gli interventi a favore delle persone devono riguardare «Ici prima casa e affitti, le pensioni più basse e gli ammortizzatori sociali. Crediamo - afferma Franceschini - che su queste linee il Governo debba muoversi nelle prossime settimane». Il comma 4 della Finanziaria recita che «le maggiori entrate tributarie che si realizzassero nel 2007 rispetto alle previsioni sono prioritariamente indirizzate a realizzare gli obiettivi di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni e sui saldi di finanza pubblica definiti dal Dpef 2007-2011». E aggiunge però che «le eventuali maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale sono destinate, qualora permanenti, a riduzioni della pressione fiscale finalizzata al conseguimento degli obiettivi di sviluppo ed equità sociale, dando priorità a misure di sostegno del reddito di soggetti incapienti ovvero appartenenti alle fasce di reddito più basse». La maggioranza, quindi, non ha dubbi su dove indirizzare le risorse. Qualche problema in più, invece, c'è stato sui tempi. Un capogruppo ha indicato nel mese di giugno la data giusta per emanare il provvedimento. Ma un collega più smaliziato ha suggerito di risolvere la questione prima delle amministrative. D'altronde la redistribuzione delle risorse nelle tasche dei cittadini è una manovra che fa molto bene in campagna elettorale. Nella mattinata di ieri era arrivato anche l'appello del presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Il problema economico-sociale principale per l'Italia è quello della «redistribuzione del reddito». Ecco quindi un'altra voce opposta a quella di Padoa Schioppa che aveva parlato di riduzione delle tasse alle imprese. La priorità, dice Bertinotti, «è quella della busta paga dei lavoratori e dei pensionati». Un segnale molto forte in questa direzione è arrivato dalla Margherita che, al termine dell'esecutivo, ha chiesto di abolire subito l'Ici sulla prima casa (già per decreto) e di introdurre la cedolare secca sugli affitti del 20%. Anche Rifondazione interviene nel dibattito, giudicando «condivisibile» la presa di posizione dell'Unione. Tutti d'accordo, quindi, compresi i sindacati. E gli imprenditori? Confindustria rilancia: «Il surplus fiscale va restituito a chi ha regolarmente pagato le tasse: le imprese e chi ci lavora», ha detto ieri il presidente dell'associazione Luca Cordero di Montezemolo. economia@iltempo.it