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di FILIPPO CALERI L'INCHIESTA giudiziaria sul crac da 130 milioni di euro dell'immobiliarista Danilo Coppola entra nel vivo.

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Un nome già noto alle cronache giudiziarie. Il 4 maggio 2006 la Corte di Cassazione lo aveva condannato a tre anni e otto mesi di reclusione nell'ambito della vicenda Imi-Sir. Con lui, la Corte condannò a sei anni di reclusione sia il senatore Cesare Previti (che ha beneficiato dell'indulto e della cosiddetta ex Ciriell, e poi dell'assegnazione ai servizi sociali), sia l'avvocato Attilio Pacifico. Imputato nel processo era stato anche Silvio Berlusconi. Oltre che per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta, reato che ne determinò l'arresto, a Danilo Coppola vennero contestate il sette marzo scorso anche le accuse di false comunicazioni sociali e aggiotaggio. E dello stesso reato è accusato Acampora nel cui studio il Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza ha proceduto ad una perquisizione durata ore. Il sequestro cautelare a Coppola di titoli Mediobanca e Ipi per complessivi 91 milioni di euro, firmato dal gip Maurizio Caivano, è in sostanza un passaggio successivo alle contestazioni mosse a Coppola durante l'interrogatorio fatto sempre il 7 marzo scorso dai pm della Procura della di Roma Giuseppe Cascini, Rodolfo Sabelli e Lucia Lotti. Si tratta appunto dell'acquisto di tre immobili ex Enel per 239 milioni di euro dal gruppo immobiliare Zunino che Ipi (la società quotata in borsa di Coppola) cedette con un'operazione di lease-back a Italease della Banca popolare italiana. Un leasing poi ceduto a tre società lussemburghesi Real Estate, Como RE, Firenze RE, di titolarità di un fondo immobiliare off-shore che sarebbe riconducibile allo stesso Coppola, secondo le accuse dei pm, costituito dalla Banca svizzera Arner. Le società lussemburghesi sarebbero riconducibili all'Ipi e sarebbero servite per far figurare nella stessa Ipi poste di bilancio attive per l'anno 2005. Coppola è accusato di aver dato false notizie al mercato per una rivalutazione delle azioni Ipi attorno al 30%. Regista dell'operazione sarebbe stato proprio Acampora che avrebbe «disegnato» per Coppola il sistema di lease-back con i contratti di cessione degli immobili alle tre società lussemburghesi. [email protected]

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