di FILIPPO CALERI GLI STATALI sono sul piede di guerra.
Le organizzazioni dei lavoratori sono allarmati per la copertura dei contratti e annunciano iniziative di lotta se il Governo non emanerà al più presto le direttive. Anche perché - rilevano - l'Esecutivo più volte sollecitato su questo fronte non fornisce al riguardo chiarimenti. Nel frattempo, a via XX Settembre Cgil, Cisl e Uil si spaccano: nella notte di venerdì, infatti, - secondo quanto rivelato dagli stessi sindacati - è stato sottoscritto un accordo senza la Cgil, la Cisl e le Rdb sui premi di produttività da assegnare a dipendenti e dirigenti per i risultati conseguiti nella lotta all'evasione e alla riduzione del debito: una cifra di tutto rispetto perchè si tratta di circa 2.800 euro medi pro-capite per il biennio 2005-2006. A sottoscrivere l'intesa con il ministero è stata la Uil insieme alle sigle autonome tra le quali l'Unsa e la Flp. Il risultato, tuttavia, è che l'accordo non è valido perchè i sindacati messi insieme non raggiungono il 51% di rappresentanza, in base alle regole che valgono per il pubblico impiego. Ma Cgil e Cisl sottolineano ugualmente che è stato «grave» da parte del ministero il «tentativo di arrivare ad una intesa separata». Sul merito contestano, in particolare, il punto in base al quale il 30% delle risorse sia assegnato a discrezione del dirigente, e chiedono invece l'individuazione di criteri oggetti nell'assegnazione. Minimizza il sottosegretario Paolo Cento (tra i firmatari dell'accordo per il ministero), secondo il quale quello di venerdì è stato solo un momento «di verifica». «Sarà riconvocato il tavolo - aggiunge Cento - per discutere una nuova proposta che sappia trovare il consenso di tutte le organizzazioni sindacali». Anche per il segretario della Uil-Pa, Salvatore Bosco, l'accordo può essere migliorato. «Ci auguriamo - afferma - che la vicenda si chiuda presto perchè c'è molta attesa da parte dei lavoratori». Intanto è saltata la riunione prevista per ieri mattina tra i sindacati del pubblico impiego e il ministro Tommaso Padoa-Schioppa, impegnato a Palazzo Chigi con il premier ad incontrare i leader di Cgil, Cisl e Uil per preparare il confronto di giovedì prossimo. economia@iltempo.it