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La proposta del presidente di Confcommercio

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Sangalli: riduzione delle tasse possibile attraverso il federalismo

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È l'opinione del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli sul tema del federalismo fiscale di cui si è dibattuto ieri al forum di Confcommercio di Cernobbio. Quella del federalismo, in particolare fiscale, secondo Sangalli, è una «transizione incompiuta ma da affrontare. Ciò va fatto tenendo presenti le esigenze di fondo del controllo qualitativo e quantitativo della spesa pubblica ad ogni livello, del controllo e della riduzione della pressione fiscale, del rapporto tra autonomia impositiva e responsabilità politico-amministrativa». «Per dirla con una battuta, si tratta di costruire un federalismo competitivo e solidale mentre non possiamo permetterci un federalismo inquinato dalla logica dei conflitti di competenze e dalla sovrapposizione dei livelli burocratici». La risposta del federalismo potrebbe rappresentare l'occasione «di un recupero dei divari di crescita e sviluppo tra il Mezzogiorno e le altre aree del paese. Si tratta di fare dell'Italia una società più attiva fondata sulla responsabilità individuale e collettiva, politica ed istituzionale». Il federalismo potrebbe peraltro rappresentare una nuova dimensione «ridistribuendo compiti tra pubblico e privato» favorendo quindi «un paese in cui viga la competizione e che voglia sfuggire alla trappola della crescita lenta».

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