di PINO GIULIETTI BANCHE al lavoro su Olimpia mentre Pirelli riparte in Borsa, insieme a Telecom, per ...
Pirelli ha chiuso la seduta con una balzo del 6,7% a 0,84 euro tra scambi pari al 4% circa del capitale e Telecom ha guadagnato il 2,36% a 2,12 euro col 2,2% del capitale trattato. Intesa Sanpaolo, Capitalia e Mediobanca con Generali sono impegnate, per ora ancora in ordine sparso, a definire un intervento, che potrebbe coinvolgere anche istituti esteri, così da suddividere, come avviene di norma in operazioni di questo tipo, il rischio dell'investimento. E starebbero già ragionando sul profilo del management che dovrà traghettare il gruppo in una nuova fase. Anche Unicredit, malgrado la freddezza espressa nei giorni scorsi dall'ad Alessandro Profumo, «sta osservando la questione», ha affermato il presidente Dieter Rampl, senza tuttavia indicare se Piazza Cordusio aderirà a un'eventuale cordata per rilevare l'80% di Pirelli in Olimpia, la holding che controlla il 18% di Telecom. Dalla società guidata da Tronchetti si ripete peraltro che non ci sono novità. Ad avallare una soluzione bancaria, che dovrebbe definirsi, nel caso, entro i primi di aprile in tempo per consentire ai nuovi azionisti presentare una lista di candidati per il nuovo cda all'assemblea di Telecom del 16 aprile, è intervenuto nel frattempo il presidente dell'Abi Corrado Faissola. Le banche «hanno sempre cercato di fare la loro parte e anche oggi continuano a farla», ha osservato riguardo all'appello del governo agli investitori italiani per intervenire in Telecom. Sul fronte politico si è consumata intanto una polemica a distanza fra il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro il presidente di Pirelli, accusato di «condotta irresponsabile». Alle parole del ministro, secondo cui Telecom «negli ultimi anni ha distribuito la quasi totalità dei dividendi ai suoi azionisti, mantenendo e aumentando il proprio debito e procrastinando così investimenti necessari», Tronchetti ha replicato tramite un portavoce. «Nel periodo 2001-2005, nel corso della presidenza di Marco Tronchetti Provera, Telecom Italia - ha ricordato - è stato l'operatore europeo di telecomunicazioni che ha destinato agli investimenti la percentuale più elevata di fatturato (oltre il 17%, come risulta dai bilanci aziendali)». «Verifichiamo anche oggi dichiarazioni che denotano poca cultura di impresa. Non ci piace il tentativo, sul caso Telecom, di fare l'imprenditore da parte di una politica debole», è stato il commento del presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. economia@iltempo.it