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di GIOVANNI LOMBARDO FIAT è pronta a lanciare un modello di auto low cost dedicata ai mercati asiatici e a quelli europei.

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L'annuncio è arrivato ieri dall'amministratore delegato Sergio Marchionne presente all'apertura del 77esimo Salone dell'Auto di Ginevra. Il numero uno del Lingotto ha anche parlato dell'eurobond annunciato la settimana scorsa. Per il momento la società intende prendere tempo. «Non abbiamo fermato il bond - ha precisato Marchionne - ma lo abbiamo sospeso. Gli investitori li conosciamo. Sappiamo chi vuole comprare e quando il mercato è pronto ci presenteremo. Abbiamo deciso di starcene fuori fino a quando il mercato non torna ad essere razionale di nuovo». Ma l'ad è stato ancora più preciso, sottolineando che collocherà «fra 750 milioni e un miliardo di euro». «Lo decideremo - ha aggiunto - a seconda dell'andamento del mercato. Alla Fiat non hanno urgenza di finanziare». Intanto, in un report, Goldman Sachs ha deciso di mantenere la raccomandazione «buy» su Fiat, ma ha alzato il prezzo obiettivo a 22 euro da 17 euro precedente. Nello studio Goldman scrive che la forza del titolo Fiat risiede nell'esecuzione del piano 2006-10. La Fiat, rappresentata a Ginevra anche dal presidente Luca Cordero di Montezemolo e dal vice presidente John Elkann, è dunque più che mai in movimento sia sul fronte finanziario che produttivo (ieri è stato presentato in anteprima anche il nuovo marchio Lancia). E il titolo in Borsa ha brillato. Le azioni della casa torinese sono avanzate del 4,74% a 17,57 euro tra scambi vivaci: sono passati di mano oltre 68 milioni di pezzi pari al 6,2% del capitale ordinario. Sul fronte della low cost, Marchionne ha detto di pensare ad una vettura «sul genere della Renault Logan» ma ha escluso che si tratti di quella che vuole realizzare il partner indiano Tata, a cui comunque Fiat fornirà un contributo. «Noi avevamo già una low cost - ha precisato - che era la precedente Palio. La nuova posso assicurare che è bellissima». Ratan Tata, numero uno dell'omonimo gruppo, ha detto di essere «entusiasta della collaborazione con Fiat». L'ad del Lingotto ha affrontato anche le altre questioni aperte. «La Fiat venderà la quota che ha in Mediobanca entro l'anno, ma può darsi che si muoverà anche un po' prima» ha detto. «È una posizione che dobbiamo risolvere - ha ribadito - perché? non è un interesse strategico del Gruppo. Fiat non cederà mai la quota in Rcs, che invece è strategica». [email protected]

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