di LEONARDO VENTURA INCIDENTE chiuso in Capitalia.
L'organo che rappresenta il nocciolo duro degli azionisti che hanno il controllo della banca romana ha confermato «piena fiducia e vivo apprezzamento per lo spirito di servizio con il quale» Ripa di Mena «ha sempre operato» è stato affermato in una nota emessa al termine della riunione che ha analizzato la posizione del presidente dimessosi in polemica con l'ad Matteo Arpe. La lettera di dimissioni da presidente del patto dell'avvocato Ripa di Meana era datata 23 febbraio 2007. Dopo la discussione, pre«L'assemblea del Patto, dopo ampia discussione, all'unanimità ha deliberato di respingere le dimissioni di Ripa di Meana, confermandogli piena fiducia e vivo apprezzamento per lo spirito di servizio con il quale ha sempre operato quale presidente del patto di sindacato di Capitalia». Le dichiarazioni del presidente Ripa di Meana rilasciate dopo l'uscita del comunicato non lasciano ombra di dubbio sulla definizione della vicenda. «C'è tutto quello che volevo sentirmi dire: le dimissioni sono ritirate. L'incidente è chiuso» ha detto Ripa di Meana che ha aggiunto «esprimo vivo apprezzamento per lo spirito di servizio con cui ho sempre operato. Vuole dire che le critiche che mi erano state rivolte erano infondate». Il presidente non ha voluto tornare commentare l'incidente con l'amministratore delegato di Capitalia, Matteo Arpe, che lo aveva portato alle dimissioni. «Quello che dovevo dire l'ho detto. Non ho altro da aggiungere», ha precisato, sottolineando di sperare «proprio che non ci sia alcuno strascico. Ci adopereremo perchè sia così». Il giorno dopo la ricucitura dello strappo fra Arpe ed il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, cioè lo scorso 23 febbraio, Ripa di Meana aveva inviato una lettera polemica ai soci del patto di sindacato di Capitalia in cui replicava punto per punto alle accuse mosse da Arpe, che gli imputava «gravi scorrettezze». economia@iltempo.it