Il risiko dell'energia
Ad affermarlo è il settimanale Der Spiegel secondo il quale l'obiettivo sarebbe quello di raggiungere una quota strategica di Enel, fino al 25%, da scambiare poi con quella che il gruppo elettrico italiano ha in Endesa. Il management di E.On starebbe meditando questo «controblitz», consigliato dalla banca d'affari Goldman Sachs dopo che il gruppo guidato da Fulvio Conti ha cominciato ad acquistare azioni Endesa e ora è arrivato a controllare anche attraverso derivati il 22% del capitale. Se Enel, che ha acquistato una quota pari al 9,9% della società iberica e ne ha «prenotato» un'altra pari al 12,01% tramite tre operazioni di share swap effettuate parte con Ubs e parte con Mediobanca, ricevesse tutti i via libera necessari a mettere ufficialmente in portafoglio questi pacchetti azionari, diventerebbe il primo azionista di Endesa. Il nulla osta più importante è atteso dalla Cne, l'Autorità dell'energia spagnola, che in base a un decreto varato lo scorso anno deve pronunciarsi di fronte ad acquisizioni che superino il 10%. Ed è proprio per questo che al momento Enel ha semplicemente opzionato le quote aggiuntive rispetto al 9,9% già acquistato. A breve, inoltre, dovrebbe annunciare un'ulteriore perfezionamento dell'operazione, visto che punta a mettere al sicuro una partecipazione complessiva del 24,9%, ad un soffio da quel 25% sopra il quale, in base alla normativa spagnola, scatta l'obbligo di Opa totalitaria. A questo modo, se si tiene conto anche delle partecipazioni nelle mani del gruppo di costruzioni spagnolo Acciona e della finanziaria pubblica iberica Sepi, Endesa sarebbe praticamente blindata di fronte a un' «offensiva» tedesca.