di FRANCO D'AGOSTINO ENEL non si ferma.
Non solo. Il gruppo elettrico italiano ha chiesto all'Autorità spagnola per l'energia (Cne) il via libera a salire sopra il 10% di Endesa e a rimuovere tutti i vincoli all'esercizio dei diritti sociali come azionista della società spagnola. Enel ieri ha prenotato - tramite un share swap, un contratto cioè di derivati con Ubs - un altro 7%, per un massimo di 77.112.648 azioni. Stessa operazione con Mediobanca per un altro 4,58%. Il gruppo ha portato così solo nella giornata di oggi all'11,58% la quota che intende acquistare dopo aver già rilevato tre giorni fa il 9,99% del capitale della società spagnola. Il titolo Enel ieri ha chiuso in calo dell'1,33% a 7,80 euro Alla Cne - riferisce un comunicato del gruppo elettrico - è stata chiesta «l'autorizzazione ad acquistare azioni di Endesa per più del 10% del capitale sociale e fino al limite (attualmente fissato al 24,99% del capitale stesso) oltre il quale diventa obbligatorio effettuare una offerta pubblica di acquisto in base alle norme di legge e di regolamento». Enel chiede poi «la rimozione di tutti gli eventuali limiti all'esercizio dei diritti sociali come azionista di Endesa in relazione alla qualificazione di quest'ultima come operatore principale». Il gruppo elettrico italiano ha inoltre richiesto «ai competenti organi del Ministero dell'Industria, Turismo e Commercio l'autorizzazione all'esercizio dei diritti sociali sull'intera partecipazione posseduta in Endesa». economia@iltempo.it