Domani la presentazione dei conti
E ieri sono state comunicate novità per Fiat Auto, che cambia nome - dal primo febbraio si chiamerà Fiat Group Automobiles - e si articolerà in quattro società, controllate al 100%: Fiat Automobiles, Alfa Romeo Automobiles, Lancia Automobiles e Fiat Light Commercial Vehicles. La relazione che Sergio Marchionne terrà domani al consiglio di amministrazione presieduto da Luca Cordero di Montezemolo non farà altro che confermare l'ottimo momento del gruppo torinese. Il consensus degli analisti indica per il 2006 un risultato della gestione ordinaria di gruppo intorno al miliardo e 900 milioni di euro e, dell'Auto, di 280 milioni. L'utile netto consolidato è previsto che sfiori il miliardo, con un debito industriale netto di 2,150 miliardi. Bei numeri, ma secondo indiscrezioni si tratta di stime prudenziali e la realtà potrebbe essere anche migliore di queste attese. E per quest'anno il target di utile per il gruppo potrebbe attestarsi a 1,7 miliardi di euro. D'altronde il core business del Lingotto ha fatto registrare nel 2006 una forte espansione. Nel mondo le vetture vendute sono state quasi 2 milioni, con un balzo del 17,6% sul 2005 in Europa Occidentale dove la quota di mercato è stata del 7,6%, in aumento dell' 1,1%. Il 2006 è stato il «migliore degli ultimi quattro anni», ha sottolineato Marchionne, che ha fissato per quest' anno l' obiettivo dell' 8% del mercato europeo, grazie ai lanci della nuova Bravo (che sarà presentata il 30 gennaio) e della nuova 500 (settembre). In Italia Fiat ha fatto registrare un +14% nelle vendite ed una quota del 30,73% (27,97% nel 2005). Una progressione continua, tanto che l' istituto di analisi PriceWaterhouseCoopers prevede che il Lingotto rientri nel 2007 nella top ten dei produttori mondiali, attestandosi al 10mo posto e scavalcando la Suzuki.