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Pensioni, oggi Prodi incontra i leader sindacali

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Ripartono le trattative sulla riforma. Rifondazione ribadisce il «no» all'introduzione dello scalone

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Si moltiplicano quindi i contatti sulla riforma delle pensioni e del mercato del lavoro nel tentativo di far partire il negoziato con la possibilità di arrivare a una soluzione condivisa se non entro il 31 marzo almeno prima dell'estate. Per ora il problema principale resta quello di trovare una posizione unitaria nel Governo. Rifondazione nel suo convegno sulla previdenza ha ribadito la propria richiesta di abolire lo scalone, un intervento però che avrebbe bisogno di risorse significative visto che secondo la legge Maroni l'innalzamento dell'età per la pensione di anzianità dal 2008 da 57 a 60 anni produce risparmi per 486 milioni nel 2008 e per 4,5 miliardi già nel 2009. Ieri intanto il ministro delle politiche comunitarie Emma Bonino ha chiesto di equiparare l'età della pensione tra donne e uomini. Al momento per il Governo non c'è ancora nessuna proposta unitaria anche se il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa ha sottolineato che «sui grandi principi» come la necessità di non penalizzare i giovani l'accordo con Rifondazione «è amplissimo». Intanto sembra chiarita la confusione sui moduli per la scelta sulla destinazione del Tfr dei lavoratori dipendenti del settore privato. Il ministro del Lavoro, Cesare Damiano (nella foto) ha spiegato che è stato definito un modulo «standard» uguale per tutti che sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in allegato a uno dei due decreti interministeriali di applicazione delle nuove regole sulla previdenza integrativa. E per andare incontro ai giovani, i più penalizzati dall'attuale sistema previdenziale proprio per il carattere discontinuo del loro lavoro, Damiano ha sottolineato la necessità di discutere dell'avvio della previdenza complementare anche per i lavoratori parasubordinati.

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