Capitalia, Geronzi torna in sella
Reintegrati Colaninno e Monti. Ora si torna a guardare al mercato
L'assemblea di Capitalia ha infatti confermato la propria fiducia al presidente Cesare Geronzi e ai consiglieri Roberto Colaninno ed Ernesto Monti. Alla votazione ha partecipato il 47,92% del capitale, con il 37,22% a favore della proposta di non revocare gli amministratori, avanzata dal presidente del Patto di sindacato, il 9,62% contrario e lo 0,98% che si è astenuto. Subito dopo si è riunito il cda in riunione ordinaria. La soluzione migliore di un iter che nelle ultime ore ha registrato l'ennesima voce fuori da coro del quotidiano Financial Times, tornato ad attaccare il banchiere romano. Nel confermare la fiducia al presidente Cesare Geronzi e agli altri amministratori sospesi, il Patto di sindacato di Capitalia ha valutato la capacità finora dimostrata dal management e il fatto che conseguenze legali per incrinare un rapporto di fiducia possono essere valutate soltanto in presenza di un giudizio definitivo. Questa la posizione del presidente del nucleo forte degli azionisti della banca romana, Vittorio Ripa di Meana che ha giudicato «paradossale che i soci sindacati si riuniscano per esaminare le conseguenze di processi futuri». Intanto il mercato si interroga sulle prossime possibili nuove aggregazioni nel panorama bancario nazionale. Il general manager di Moody's Italia, Henry MacNevin, individua proprio in Capitalia e nel Monte dei Paschi di Siena due banche ben posizionate e in grado di procedere a eventuali fusioni, dopo l'integrazione tra Intesa e San Paolo. «Capitalia - ha affermato MacNevin - è meglio integrata rispetto a due anni fa, quanto a Mps sono anni che se ne parla senza esito. Bisogna vedere, dipende dall'azionista, ossia dalla Fondazione». L'istituto romano e quello senese, ha aggiunto l'esponente di Moody's, «non hanno carattere regionale ma sono due banche che guardiamo con attenzione, poichè eventuali fusioni avrebbero un impatto sul rating». Occorre ricordare a tal proposito il giudizio di un'altra prestigiosa agenzia internazionale, Standard & Poor's, che ha assegnato il rating 'À' a lungo termine con outlook stabile e quello 'a-1' a breve sulla banca romana. Ma le strategie su Capitalia saranno più chiare nel 2008, tenendo conto delle decisioni degli olandesi di Abn Amro.