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I confederali

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Baratta (Cisl) difende il protocollo:

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Così Gianni Baratta (nella foto) segretario confederale Cisl, definisce il Patto per la riforma della Pubblica Amministrazione siglato con il Governo, nonostante dalla firma dell'accordo siano state tagliate altre sigle come l'Ugl e gli autonomi. Per la Cisl, si tratta comunque di «un primo passo che permetterà allo Stato di potenziare la qualità dei servizi offerti al cittadino». Cosa si è definito con questo memorandum? «Chi fa che cosa» Prima non si sapeva? «Ora si stabiliscono meglio gli incarichi. La politica deve essere meno invasiva sui compiti esecutivo, tornando a controllare, e la dirigenza deve eseguire le indicazioni della politica» E i dipendenti? «Dovranno gestire questo processo, che porterà a una maggiore efficienza della Pubblica amministrazione. Le singole amministrazioni dovranno diventare ognuna un perimetro d'impresa ed essere gestite con criteri manageriali» Però le imprese private puntano sui manager mentre il Protocollo prevede una stretta sui dirigenti... «Ed è giusto: i ruoli professionali non possono avere un'automaticità di percorso. Gli incarichi, come prevede il Protocollo, saranno decisi in base ai meriti raggiunti» Qual è il risultato più importante che avete portato a casa? Anzitutto, oltre 400 mila lavoratori precari saranno assorbiti. Poi si dovrà discutere il riequilibrio degli organici. Non dimentichiamo poi la riforma in programma sui processi di esternalizzazione che in questi anni hanno seguito una logica sbagliata e dannosa per tutti» Quale logica? «Quella del risparmio. Da adesso in poi non potrà più essere esternalizzato ciò che rappresenta il core dell'attività» Il prossimo passo? «L'accordo per ora vale solo per gli Statali ma dovrà essere esteso agli Enti pubblici non economici, alle Istituzioni locali, alla Sanità. Entro dieci giorni amplieremo questo protocollo. In programma c'è un incontro a Palazzo Chigi alla presenza del Presidente del Consiglio nel corso del quale sarà quindi firmato un accordo che interesserà gli altri settori. Poi si attiverà un tavolo ad hoc per la scuola, l'università e la ricerca. Subito dopo inizieranno i confronti per il rinnovo dei contratti di categoria». E.Z.

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