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Abn vuole le filiali della Superbanca

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Gli olandesi puntano ai 193 sportelli. In lizza anche il Credito Valtellinese

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O meglio, le 197 filiali che l'Antitrust ha imposto di cedere dopo la fusione. A lanciare la candidatura dell'istituto è il numero uno Rijkman Groenink, deciso a non scartare una possibile occasione per rafforzare appunto la rete di Antonveneta nel Belpaese. E accanto a Abn, a valutare il possibile acquisto delle filiali della superbanca - la quale ha già venduto a Credit Agricole, negli scorsi mesi, le reti di Cariparma e Friuladria (452 sportelli) oltre a un pacchetto di altre 193 filiali - c'è il Credito Valtellinese. Sale così a cinque il numero dei potenziali interessati dopo che, nelle scorse settimane si erano fatti avanti Credem, Banca Lombarda e Unicredit. Groenink ha osservato come vi sia «un forte interesse per gli sportelli di Intesa SanPaolo che si liberano», tanto da essere «pronti anche a pagare prezzi alti se serve per integrare la nostra rete di filiali» mentre, per quanto riguarda Creval, il suo direttore generale, Miro Fiordi, non ha mancato di notare che, «se gli sportelli saranno ceduti in lotti e se la posizione geografica di quanti saranno ceduti rientrerà nei nostri piani, manifesteremo il nostro interesse». Le considerazioni delle due banche seguono quelle espresse da Banca Lombarda, Credem e Unicredit. Lo scorso ottobre, l'amministratore delegato di Unicredit Banca, Roberto Nicastro aveva argomentato, in merito alle filiali Intesa Sanpaolo, con un «valuteremo se ci saranno possibilità» mentre, nel mese di settembre, il direttore generale, Alfredo Bizzocchi non aveva scartato l'ipotesi di un eventuale interessamento «con una discriminante invalicabile: il prezzo». Sempre a settembre, la Banca Lombarda aveva emesso un comunicato in cui veniva spiegato come avesse «un potenziale interesse ad esaminare l'ipotesi di acquisizioni di sportelli in zone di proprio interesse». Sul fronte Intesa Sanpaolo - esulando dalla vicenda degli sportelli - è previsto, entro fine mese, l'incontro fra le quattro Fondazioni azioniste della nuova realtà al fine di definire un patto di consultazione, da estendere nel caso ad altri soci con un occhio a non superare la soglia d'Opa del 30%, mentre è stato aggiornato a domani l'incontro dell'azienda con i sindacati.

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