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Titolo in flessione dell'1,33%

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Alitalia, slitta lo sciopero di venerdì

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I sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, SdL e Ugl) promotori della protesta, «a oltranza e senza fasce di garanzia», non hanno ancora sciolto la riserva e rimandano ogni decisione a oggi, a quadri riuniti, «una volta ricevuta la convocazione formale del governo». Tutti i segnali tuttavia sembrano spingere per un rinvio dello sciopero, «una volta valutata nero su bianco» la convocazione giunta ieri,nel pomeriggio, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta per l'1 febbraio prossimo, due giorni dopo il termine ultimo (29 gennaio) per presentare le manifestazioni di interesse alla privatizzazione di Alitalia. Per valutare il da farsi nel pomeriggio è stata riunita in fretta un'intersindacale, dopo la convocazione di Letta e del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Intanto, si irrobustiva il fronte contrario allo sciopero, con una serie di prese di posizione da parte di altre organizzazioni sindacali. Intanto, ieri la protesta è stata di nuovo giudicata dalla Commissione di garanzia «illegittima» e, di fatto, anticostituzionale in quanto «pregiudizio grave ai diritti della persona costituzionalmente tutelati». Le fibrillazioni sullo sciopero non hanno favorito il titolo Alitalia che ieri ha lasciato sul terreno l'1,33%, a 1,037.

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