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Artigianato, la Cna dà la scossa a Marrazzo

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L'associazione chiede meno burocrazia e più risorse per le pmi del Lazio. Già pronti 60 milioni

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La Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato) Lazio sceglie il Consiglio Generale per rivolgere un preciso appello alla Regione e alle istituzioni in genere: «smettiamola di considerare la piccola impresa coma categoria particolare, bisognosa di una tutela specifica e iniziamo ad adottare norme pensate con riferimento alle sue specifiche esigenze». Che tradotto significa: maggiore facilità di accesso al credito, semplificazione burocratica, ristrutturazione della spesa in materia di garanzia. Di fronte al presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e all'assessore regionale alle pmi, Francesco De Angelis, Franco Cervini, direttore della Cna, accanto al presidente Zanganella e al segretario generale Sangalli, parla chiaro: «Per quanto riguarda la finanziaria e il bilancio 2007 ci aspettavamo di più. L'impegno per esempio assunto di varare il piano di riorganizzazione della rete delle agenzie e degli enti regionali era stato promosso entro il 2006 ed è invece slittato al 31 marzo 2007». Così come anche sul tema dei Confidi e delle possibilità di accesso al credito, Cervini dice «la Regione spende male le proprie risorse, noi abbiamo proposto un fondo pubblico regionale per la controgaranzia a sostegno delle pmi, che in pratica riunisca i vari fondi regionali già destinati alla garanzia ma non abbiamo avuto nessuna risposta». E ce ne è anche per il metodo della concertazione. La Cna «accusa» la Regione di aver costituito un tavolo di concertazione dove però ci si è riuniti soltanto una volta. Poi il silenzio. Il duro discorso di Cervini non resta senza replica. È l'assessore De Angelis a prendere subito la parola per annunciare che: «Il testo unico sull'artigianato sarà licenziato mercoledì prossimo in giunta e poi lo porteremo in consiglio». La giusta risposta, spiega l'assessore, alla richiesta di semplificazione. Poi ricorda «che per la prima volta nella storia della Regione Lazio il bilancio è stato approvato entro il 31 dicembre» e apre alle richieste degli artigiani, «cercheremo di utilizzare subito i 60 milioni di euro l'anno disponibili del fondo rotativo per il sostegno delle pmi e siamo pronti a discutere con voi tutte le scelte che riguardano la categoria». Per quanto riguarda la riorganizzazione dei costi Marrazzo precisa: «vogliamo liberare la delibera che riordina le società del Lazio e lo faremo prima di marzo. Ricordo però che le 26 società regionali sono quelle ereditate dalla giunta precedente».

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