Nicolais promette «Accordo coi sindacati entro fine gennaio»
Il ministro per le Riforme, Luigi Nicolais, ha annunciato ieri che le nuove norme sul Tfr saranno estese entro il mese anche agli statali e che è dietro l'angolo il memorandum d'intesa per riformare la pubblica amministrazione. Forse la firma potrebbe esserci il 18 gennaio, anche se i sindacati frenano. Un memorandum con il quale il governo punta a introdurre sul serio meritocrazia, mobilità ed esodi incentivati (sulla falsariga di quanto già accaduto negli anni passati per il sistema delle banche); per raggiungere l'efficienza dei servizi, con una valutazione anche da parte dei cittadini. Ma il disegno riformatore dell'esecutivo prevede anche meno dirigenti e più manager con autonomia di budget. L'obiettivo di una maggiore produttività della pubblica amministrazione sarà uno dei temi del vertice ministeriale che si aprirà giovedì a Caserta. Tfr, entro gennaio riforma anche per gli statali Nicolais ha annunciato che entro il mese la nuova normativa sul Tfr dovrebbe essere estesa anche ai lavoratori del pubblico impiego. Nel governo ci si sta impegnando in questa direzione. «C'è un gruppo di lavoro con il ministero del Tesoro - ha detto - la commissione dovrebbe completare il lavoro in un paio di giorni». Annuncio che trova il plauso del segretario della Uil, Luigi Angeletti, secondo il quale il governo anche su questo fronte «deve rendere giustizia ai lavoratori pubblici, permettendo loro di fare la previdenza integrativa. I tempi devono essere rapidi. Deve essere questione di settimane, non possiamo aspettare anni». Ma i problemi non mancano. Il principale è che al momento non ci sono i fondi complementari, l'unico operativo è quello della scuola, chiamato Espero. Per i fondi di ministeri e parastato manca il parere del Tesoro ad una norma che risale al 2004; per quello di enti locali e sanità non c'è il sì della Conferenza di Regioni e Autonomie Locali. Rispetto al privato, poi, manca la convenienza per gli assunti prima del 2001 a passare al trattamento di fine rapporto (che ha un valore inferiore rispetto al privato) dalla indennità di buonuscita. Un altro problema è che nei fondi complementari pubblici solo la parte dei lavoratori è reale, mentre la quota delle amministrazioni è virtuale. Riforma del lavoro pubblico: arriva il memorandum Secondo il ministro, la firma del memorandum d'intesa tra governo e sindacati sulla riforma del lavoro pubblico dovrebbe avvenire la prossima settimana. I sindacati però ricordano a Nicolais che per la firma serve il confronto coi sindacati. Nicolais ha reso noto che per ora la mobilità sarà tra amministrazioni e non da una regione all'altra. Sindacati divisi Angeletti ha commentato ieri l'«apertura» di Epifani sulla mobilità sostenendo che essa è «problema marginale», mentre la vera sfida è la produttività e la qualità del lavoro. Per il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, invece, la mobilità è «un'utopia», a meno che non sia concordata. Confindustria: licenziare non deve essere un tabù Per il vicepresidente di Confindustria, Pasquale Pistorio, il licenziamento in casi estremi non va considerato come un tabù, neanche nella pubblica amministrazione. Pistorio ha sottolineato il rischio competitività per il nostro Paese senza efficienza della pubblica amministrazione.