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Alitalia, Rothschild in campo

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Intanto il numero uno della compagnia di bandiera lavora alla prossima riunione del consiglio di amministrazione che dovrebbe essere convocata per la fine di questa settimana, o al massimo per i primi giorni della prossima. All'ordine del giorno le decisioni da prendere sul piano industriale, in uno scenario radicalmente diverso dopo all'avvio della privatizzazione, ma anche le risposte da dare alla Consob che ha chiesto chiarimenti sulla situazione dei conti e sul piano di dismissione di asset non strategici, come terreni e immobili. La Consob vuole un check-up sui conti entro gennaio. Il Cda, lo farà con una «analisi della sostenibilità del fabbisogno finanziario del gruppo per i prossimi 12 mesi». Ma il board è anche chiamato a fare il punto sul piano industriale: il presidente ed amministratore delegato, Giancarlo Cimoli, ha oggi la necessità di valutare strategie ed obiettivi in un contesto nuovo, profondamente cambiato da quando l'azionista ha deciso di cedere il controllo, ed ha invitato i possibili acquirenti a presentare un proprio piano industriale per il risanamento ed il rilancio della compagnia di bandiera. Il Tesoro vuol cedere tutto o parte della quota pubblica nel capitale di Alitalia (tra il 30,1% ed il 49,9%): l'invito a presentare manifestazioni di interesse prevede come termine ultimo il prossimo 29 gennaio. Ancora nessun segnale dal governo ai sindacati, che hanno chiesto un incontro, e nell'attesa di una risposta confermano lo sciopero «ad oltranza» indetto dal prossimo 19 gennaio da Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl, Sult, e Unione Piloti. Non è d'accordo la Uil, che considera la protesta «un errore». Intanto non si ferma l'uomo d'affari milanese Paolo Alazraki, che nei giorni scorsi ha annunciato di aver messo a punto un piano industriale per il rilancio della compagnia e spera di ottenere l'approvazione dei sindacati come presupposto per poter poi raccogliere l'interesse di eventuali investitori. Alazraki ha scritto alle organizzazioni sindacali, invitandole ad un incontro, oggi pomeriggio, per illustrare il progetto: «un masterplan - ha spiegato nella lettera - frutto di 5 mesi di lavoro da parte di sedici professionisti» che hanno individuato «soluzioni che, a nostro avviso - dice - possono prima salvare l'azienda dal fallimento poi man mano rilanciarla». Un obiettivo, riconosce, «molto arduo e da grande sfida». La UilTrasporti ha risposto che non andrà all'incontro: considera l'invito «irricevibile, sia per le modalità e la tempistica scelta, sia perchè sembrerebbe poco serio incontrare chicchessia prima dell'espletamento della gara in corso». A Piazza Affari il titolo ha chiuso in calo, con un prezzo di riferimento di 1,065 euro (-0,56%).

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