Risiko bancario, il mercato su Roma e Siena
E ha sancito la nascita dell'asse finanziario tra Torino e Milano, lo sguardo degli operatori si è spostato su i due fronti geografici del Centro Italia: Siena e Roma. Da queste due città potrebbero arrivare, con i primi mesi del 2007, nuovi sviluppi delle aggregazioni bancarie, in particolare da Capitalia e dal Monte dei Paschi di Siena. A Rocca Salimbeni dovrebbe tagliare il traguardo uno fra i pretendenti in corsa alla partnership con Mps Vita, mentre a Roma il management dovrà tracciare la strada per continuare a crescere. Per questo sarà significativo soprattutto il confronto con il primo azionista, l'olandese Abn Amro. Le carte non saranno però scoperte prima delle assemblee degli azionisti per procedere, a oggi senza alcuna sorpresa, al reintegro dei rappresentanti in cda: il presidente Geronzi e i consiglieri Colaninno e Monti per Capitalia e il consigliere Gorgoni per Mps, dopo le sospensioni seguite alle sentenze Italcase-Bagaglino e Trevitex. I due appuntamenti sono in calendario per l'istituto di Via Minghetti il 18 e 19 gennaio in prima e seconda convocazione e il 25 e 26 per Rocca Salimbeni. Nel caso della banca romana, sarà una riunione del patto di sindacato, a fare una sintesi delle posizioni che saranno espresse dai singoli azionisti e consentire al presidente dello schieramento, Vittorio Ripa di Meana, di esprimersi a favore del reintegro di presidente e consiglieri. La riunione del Patto sarà anche l'occasione per verificare gli umori del primo azionista Abn Amro. Escludendo, perché poco probabile, la possibilità di un colpo di scena in chiave anti-Geronzi, gli olandesi potrebbero però puntare a far valere maggiormente il loro peso nelle scelte strategiche che si porranno. Così come, per altro, hanno già in sostanza anticipato proprio i vertici di Amsterdam. «Capitalia è un'azienda forte che gode del supporto del patto degli azionisti. La nostra strategia è sostenere l'impegno del management. E a inizio 2007 sono certo che ci sarà l'opportunità di spiegare nel dettaglio la strategia di Abn Amro in Capitalia», aveva detto a metà dicembre Huibert Boumeester, membro del comitato di gestione di Abn Amro, durante l'investor day di Antonveneta. E se è vero che un approccio nel senso di una aggregazione con Capitalia è stato tentato e rispedito al mittente proprio dal numero uno dell'istituto di Via Minghetti, è anche plausibile che la banca olandese possa tornare a farsi avanti con nuovi argomenti e con metodi diversi. Mettendo da parte l'opzione di una operazione ostile, a curare i rapporti con il management e a garantire gli interessi del primo azionista ci penserà il vicepresidente Paolo Cuccia, un uomo che conosce profondamente le regole e i meccanismi della politica finanziaria italiana. Tutto questo, senza dimenticare tutte le implicazioni che le partecipazioni di Capitalia in Mediobanca e Generali comportano sullo scenario del risiko. Con le scadenze di primavera, quelle del patto di sindacato di Piazzetta Cuccia e del consiglio di amministrazione del Leone di Trieste, che restano il vero spartiacque per il riassetto definitivo del sistema. A Siena, intanto, è attesa a breve la soluzione del rebus legato al nuovo partner di Mps Vita. Con molta probabilità la questione verrà risolta entro il mese, così come indicato nelle scorse settimane dal direttore generale Antonio Vigni e dal presidente Giuseppe Mussari, che hanno individuato il primo mese del 2007 come punto di riferimento per l'operazione di cessione del 50% della gestione operativa della società. I vertici di Rocca Salimbeni hanno anche anticipato che sono interessati operatori di nazionalità europea e di rilevanza globale, e che il nuovo partner potrebbe entrare anche nel capitale della banca. Quanto alle mosse dell'istituto di credito sullo scacchiere del consolidamento del settore bancario, il presidente Mussari ha ribadito la disponibilità della banca a cogliere eventuali opportunità che si dovessero presentare. A patto, però, di mantenere intatto