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Fiat punta sulla rete commerciale

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Confermati il lancio di 23 nuovi modelli e investimenti sui punti vendita

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In particolare con il lancio di 23 nuovi modelli da oggi fino al 2010. E con gli investimenti nella rete dei concessionari per un totale di 800 milioni di euro nei prossimi quattro anni. E ancora con la creazione di servizi accessori alla vendita di automobili come, ad esempio, la creazione della Fiat Auto Financial Service (Fafs), la società paritetica formata con Crédit Agricole, che si occuperà degli aspetti finanziari nella vendita delle auto torinesi. Un'iniziativa quest'ultima presentata ieri a Torino dall'ad Sergio Marchionne. Un'occasione che ha consentito al manager di fare il punto sugli sviluppi del processo di risanamento, ormai compiuto, del gruppo torinese. I conti a posto sono il primo segnale di «un'autentica trasformazione», basata sull'introduzione della meritocrazia, sull'aumento della capacità competitiva, su numerosi e nuovi modelli di successo. Insomma: «abbiamo mantenuto le promesse» e ora «abbiamo l'ambizione di essere i primi della classe» ha spiegato Marchionne nel corso di una videoconferenza con gli staff della nuova compagine italo-francese, sparsi in 11 Paesi: Italia (Roma), Danimarca, Francia, Germania e Austria, Grecia, Olanda e Belgio, Polonia, Portogallo, Spagna, Svizzera e Inghilterra. «La Fiat -ha spiegato l'a.d. - è oggi una compagnia molto differente rispetto a pochi anni fa», in primo luogo perchè «la situazione finanziaria, in particolare di Fiat Auto, è finalmente fuori dalle acque agitate», come testimonianza «il primo outlook positivo dal 1999». Oggi dunque «Fiat Auto è più forte e più dinamica». In questi anni - spiega Marchionne - «abbiamo inserito la meritocrazia, siamo aumentati in competitività. Abbiamo mantenuto le promesse. Ora abbiamo l'ambizione di essere i primi della classe». L'a.d. del Lingotto ha annunciato inoltre un investimento di oltre 800 milioni di euro, nei prossimi 4 anni, da destinare al potenziamento della rete di vendita dei concessionari in Europa. Soffermandosi infine sulla joint venture con la banca francese, Marchionne sottolinea come sia stata realizzata «a tempi di record» e, anche in questo caso, vola alto: «l'ambizione è quella di diventare il benchmark, il punto di riferimento, del mercato».

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