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di FILIPPO CALERI UN DEBUTTO senza scintille ha segnato la prima giornata in Borsa di Intesa San Paolo, ...

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Dopo un avvio in ribasso, fino a perdere l'1%, e un tentativo di recupero, il titolo di quella che è stata già soprannominata la Superbanca ha chiuso la sua prima seduta in calo dello 0,21% a 5,83 euro. Nulla di preoccupante, però, se si tiene conto che i singoli titoli nei giorni scorsi avevano corso parecchio. I risparmiatori si aspettavano sicuramente di più. E ieri mattina hanno faticato a capire quale direzione avrebbe imboccato il valore della nuova azione. Un problema tecnico ai sistemi di contrattazione ha, infatti, bloccato gli scambi fino alla metà della mattinata. Sono mancate le soddisfazioni dei numeri ma la Superbanca ha dimostrato di volersi mettere subito al lavoro. Il consiglio di gestione, nominato da un consiglio di sorveglianza ieri a sua volta al debutto, ha già scelto i principali vertici dell'istituto. L'organizzazione decisa prevede sei divisioni e 16 direzioni centrali, alcune delle quali raggruppate per funzione sotto la guida di quattro dirigenti. Un pò fuori dal copione, ad affiancare alla direzione generale Pietro Modiano (vicario con responsabilità sulla Banca dei territori) ci sarà Francesco Micheli che, dopo aver diretto le risorse umane nell'istituto milanese, guiderà il «Governo delle Risorse» della superbanca. Gaetano Miccichè, già responsabile corporate in Intesa si occuperà comunque della clientela corporate anche nella nuova banca: assumerà la responsabilità nell'investment banking, e sarà presidente di Banca Imi occupandosi della fusione tra quest'ultima e Caboto. La lista finale e ufficiale dei componenti del consiglio di gestione non ha poi riservato sorprese, finendo con l'includere come previsto anche uno degli amministratori delegati delle Generali, Giovanni Perissinotto. In consiglio, come da anticipazioni, è stato nominato anche l'ex presidente delle Fs, Elio Catania. Con Enrico Salza presidente e Corrado Passera consigliere delegato e ceo, sono stati nominati anche Orazio Rossi (vice presidente), Gianluigi Garrino, Giuseppe Fontana, Virgilio Marrone, Emilio Ottolenghi e Giovanni Sala. L'unico nome nuovo è, di fatto, quello del secondo uomo in quota Cariplo assieme a Sala: Giovanni Battista Limonta. Per il resto, le sei business unit vanno, oltre a Modiano (dg vicario alla Banca dei territori) e Miccichè (corporate&investment banking), a Giovanni Boccolini (Banche estere), a Mario Ciaccia e Carla Ferrari (per la finanza pubblica, con il primo destinato a occuparsi di Biis, curandone la fusione con Opi, affidata alla Ferrari). La finanza di gruppo viene seguita ad interim da Passera, mentre Mario Greco è il responsabile di Eurizon Financial Group. Bisognerà forse aspettare il piano industriale dettagliato per capire se andranno sotto questa divisione anche le altre attività di bancassurance del gruppo, a partire da Intesa Vita. In giornata è arrivato un aggiornamento sulla banca dalle agenzie di valutazione, con Fitch che ha alzato il support rating da 2 a 1, confermando gli altri giudizi. Standard & Poor's ha invece ribadito la propria valutazione. Intesa Sanpaolo, intanto, ha smentito le indiscrezioni di stampa su una trattativa per acquistare la banca cinese Dalian City Commercial Bank

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