Le reazioni
«Gli aumenti annunciati dalle Ferrovie sono del tutto ingiustificati e verranno impugnati dinanzi al Tar del Lazio per impedirne l'attuazione», ha tuonato ieri il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. «Diffidiamo il ministro dei Trasporti a non concedere aumenti, in quanto manca qualsiasi tipo di presupposto alla loro autorizzazione», ha aggiunto il numero uno dell'associazione. Che rincara la dose. «La qualità del servizio è peggiorata nel tempo, i treni sono fatiscenti, in ritardo e spesso sovraffollati, mentre gli stipendi e le buone uscite dei manager delle Fs sono sempre elevatissimi. Le Ferrovie inoltre hanno ricevuto ingenti fondi dalla Finanziaria del Governo. Tutti motivi per cui - conclude Rienzi - ogni aumento tariffario è impensabile e del tutto ingiustificato, e lo dimostreremo dinanzi al Tar del Lazio». Sulla stessa linea Federconsumatori. Che attacca la nuova gestione delle Fs guidate dal tandem Cipolletta-Moretti. «Inizia male la nuova gestione delle ferrovie e metteremo in campo - sostiene il presidente Rosario Trefiletti - ogni iniziativa atta a scongiurare questa decisione». Per il vice segretario generale di Cittadinanzattiva, Giustino Trincia, «quello che fa scandalo non sono gli aumenti in quanto tali, da tempo prevedibili anche se in misura non così alta, ma il fatto che si aumentano i biglietti senza contemporaneamente rimuovere manager e dirigenti corresponsabili della crisi che da anni investe il nostro trasporto ferroviario».