Ferrovie, arrivano i rincari dei biglietti
Da lunedì scattano gli aumenti per Eurostar, Alta Velocità e Intercity. Ferme le bollette di luce e gas
Partiamo dal boccone amaro: dal primo gennaio scattano gli aumenti per chi viaggia in treno. I biglietti di Eurostar, Alta Velocità e Intercity saranno più cari con aumenti da un minimo del 3% a un massimo del 15%, previsto per i treni che offrono maggiore qualità. Ma c'è anche un po' di dolce nel menù di fine anno sulle tariffe: l'Autority per l'energia, infatti, ha reso noto che fino a marzo le bollette di luce e gas resteranno ferme. Treni più cari. Dopo cinque anni di prezzi «congelati», scatta lunedì prossimo la nuova manovra tariffaria che non toccherà, però, i treni pendolari (regionali, interregionali, espressi). Gli interventi sulle tariffe, spiegano le Ferrovie dello Stato, sono stati calcolati tenendo conto dell'elasticità della domanda sulle singole tratte e con l'obiettivo di rendere meno oneroso l'impatto per alcune categorie sociali e talune aree geografiche. E, per questo, si partirà dall'adeguamento minimo del 3% per le tratte con una domanda meno sostenuta per toccare la punta alta della forbice, pari al 15%, per i treni di fascia alta che presentano standard qualitativi di livello europeo, come ad esempio quelli della Roma-Milano (che costeranno 4,5 euro in più). L'adeguamento medio sarà pari a circa il 9% e un biglietto per un treno Eurostar costerà mediamente 4 euro in più mentre quello di un intercity subirà un ritocco medio di 1,5 euro. Si va, ad esempio, da variazioni di 5,71 euro della Milano-Napoli ai 2,84 euro della Roma-Lecce e ai 17 centesimi di euro della Roma-Orte. Complessivamente la manovra si attesterà su un valore di circa circa 90 milioni di euro. E, sottolineano le Fs, se si pensa che in un anno gli italiani che utilizzano questa tipologia di treni sono 12 milioni, mediamente il peso della manovra sarà pari a poco più di 60 centesimi al mese a viaggiatore, e quindi «meno di un caffè». Il presidente del gruppo, Innocenzo Cipolletta, aveva preannunciato gli aumenti in novembre. «Sono necessarie - aveva spiegato - modifiche tariffarie perché sono ferme dal 2000». L'intervento sui prezzi sarà accompagnato da una serie di iniziative orientate alla tutela delle fasce sociali più deboli. Tra queste, ad esempio, il potenziamento dei servizi ai disabili nelle stazioni e la distribuzione gratuita della Carta Blu (che consente al diversamente abile di viaggiare con l'accompagnatore pagando un solo biglietto), oltre alla distribuzione gratuita della Carta Relax agli anziani al di sopra dei 75 anni. Inoltre, per facilitare l'utilizzo del treno alle fasce di clientela con minore disponibilità sono previste specifiche riduzioni della tariffa base in alcune ore della giornata e in alcuni giorni dell'anno. Bollette congelate. Nessuna variazione, dal primo gennaio, per le bollette della luce e del gas delle famiglie italiane. Lo rende noto l'Authority per l'energia spiegando che per le famiglie non ci sarà quindi «nessun aumento». A livello nazionale la tariffa elettrica registra comunque un calo dell'1,6%: una diminuzione che, però, non viene trasferita agli utenti domestici per compensare tutta una serie di oneri di «sistema» che gravano sulle tariffe: voci ed extra-costi cioè che nulla hanno a che vedere con la produzione, distribuzione e trasmissione elettrica. Per il gas, invece, la stabilità è legata al fatto che, per il secondo trimestre consecutivo, la componente «materia prima» ha registrato una variazione inferiore a quella che fa scattare il trasferimento sui prezzi finali. Buone notizie, dunque, per le famiglie tanto più che nel gennaio dello scorso anno, invece, le bollette della luce erano aumentate del 2,5% e quelle del gas dello 0,7% con una maggiore spesa complessiva per le famiglie dell'1,3% pari a circa 16 euro in più l'anno.