Telecom, Pirelli vaglia i partner
Grandi manovre per l'ingresso di nuovi soci in Olimpia. In lizza anche Khr
E Pirelli continua a correre in Borsa. La lista dei pretendenti si allunga giorno dopo giorno: dopo Blackstone, Carlyle e Mediaset anche Kkr sarebbe interessato a entrare in Olimpia, la finanziaria che controlla il 17% del gruppo di tlc presieduto da Guido Rossi. Piazza Affari, dunque, continua a premiare il titolo: Pirelli ieri ha guadagnato lo 0,78% a 0,76 euro tra scambi intensi per oltre 61 milioni di pezzi, pari all'1,17% del capitale ordinario. Bene anche Telecom (+0,61% a 2,30 euro), con oltre 103 milioni di pezzi passati di mano, pari allo 0,77% del capitale ordinario. Non ha pesato invece sull'andamento in Borsa l'accordo sul Wi Max che dovrebbe portare entro l'estate a una gara per le licenze che permettono l'accesso alla rete a banda larga senza fili in un'area metropolitana (centinaia di chilometri e non metri come il Wi Fi) e può essere utilizzata, fra l'altro, per risolvere i problemi del cosiddetto «digital divide», ovvero il fatto che oltre sei milioni di italiani non sono raggiunti dai collegamenti a banda larga. «Ci aspettiamo introiti complessivi per lo Stato non superiori a 100 milioni di euro - commenta un analista - per la vendita delle frequenze. Vediamo probabile che abbia ritorni economici interessanti solo per i gestori di linea fissa che già possiedono la rete di trasporto di linea fissa». Come Telecom, appunto, che da quel che si apprende da fonti finanziarie parteciperà a giugno alla gara di FastWeb e di Wind. Per l'applicazione mobile, che rappresenterà il vero punto di rottura con l'attuale equilibrio tra i sistemi fisso e mobile, bisognerà aspettare almeno il primo semestre 2008. Sul fronte giudiziario non si arresta intanto il lavoro dei magistrati milanesi, che nei giorni scorsi hanno ascoltato come testimoni il direttore generale di Mediobanca Alberto Nagel e il condirettore Renato Pagliaro nell'ambito delle indagini, sull'ipotesi di aggiotaggio, sullo scorporo delle attività di Telecom. Indagini rimaste peraltro finora a carico di ignoti. Mediobanca è socia, oltre che advisor storico, del gruppo che fa capo a Tronchetti Provera e in particolare Pagliaro, che cura da vicino le partecipazioni dell'istituto, siede nel cda dell'azienda di tlc. Nella società la banca ha inoltre sottoscritto a ottobre un patto parasociale con Olimpia e Generali sul 23,2% del capitale.