Caute Fabi e Cida, la Falbi annuncia agitazioni

Bankitalia, i sindacati dicono no al taglio delle filiali

Al termine di un incontro che si è tenuto ieri con il direttorio di Palazzo Koch guidato da Mario Draghi, da parte delle sigle sindacali si è levato unanime l'appello a non chiudere le filiali così come previsto dal piano presentato a fine ottobre. E se Fabi e Cida si sono comunque mantenute su posizioni più interlocutorie, la Falbi ha annunciato invece la rottura totale delle trattative e l'avvio di un periodo di agitazione. La Banca d'Italia, tuttavia, ribadisce che un dialogo aperto sulle proposte di ristrutturazione interna «rimane essenziale per l'effettivo avanzamento del progetto». Il segretario generale della Falbi, Luigi Leone, dice di volersi opporre «con ogni strumento alla falcidia delle filiali» e sottolinea che l'incontro odierno sancisce la definitiva rottura del dialogo con il direttorio. Ma nella riunione di ieri, precisa Leone, Draghi ha preannunciato un ulteriore incontro a breve per definire la lista delle 20-30 filiali da chiudere e ha inoltre confermato l'indisponibilità a rivedere l'obiettivo della chiusura di 75 sedi locali sulle 99 attuali. Una scelta che, secondo la Falbi, «non risolverebbe i problemi di maggiore efficienza ed efficacia e produrrebbe gravi ripercussioni sulla collettività».