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Alitalia, parte la caccia all'advisor per l'asta

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Domani al Tesoro le risposte delle banche d'affari invitate a seguire la cessione del 30,1% del vettore

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Il primo atto della imminente privatizzazione è fissato per domani mattina. Quando sulla scrivania del ministero del Tesoro arriveranno le lettere con le manifestazioni di interesse da parte delle banche che intendono svolgere il ruolo di advisor nella cessione. Il Governo non ha lesinato gli inviti per partecipare all'operazione. Le lettere sono state inviate sia alle principali banche italiane - fra cui Sanpaolo Imi, Unicredit e Mediobanca - sia a colossi internazionali come Morgan Stanley o Merrill Lynch. Alcune banche avrebbero comunque cominciato a defilarsi: la volontà è quella di evitare la nascita di conflitti di interesse nel caso in cui dovessero schierarsi nel ruolo di advisor dal lato degli acquirenti e non di quello del ministero del Tesoro. La stessa Lazard è stata già accostata ad Air France nel ruolo di consulente della compagnia aerea francese nel caso in cui questa ritenesse opportuno partecipare all'asta per la concorrente italiana. Mentre, sul fronte nazionale, più volte si è parlato di Banca Intesa come istituto interessato ad affiancare uno o più acquirenti. Si tratta solo di illazioni perché nell'incontro di mercoledì scorso tra Corrado Passera e il numero uno di Sanpaolo Imi, Enrico Salza, almeno ufficialmente, l'argomento non sembra essere stato affrontato L'avvio formale della procedura d'asta si avrà comunque con la scelta dell'advisor, che dovrebbe perfezionarsi entro la fine della prossima settimana dopo la predisposizione di una short list che comprenderà le istituzioni che possono accedere ad incontri individuali. L'ipotesi sembra essere quella di puntare a due consulenti per assistere il Tesoro nella procedura di cessione, uno che segua gli aspetti finanziari e l'altro quelli industriali. È però comunque possibile, soprattutto nel caso in cui la nomina ricada su un colosso di dimensioni rilevanti, che entrambe le attività vengano svolte da un unico soggetto, ad esempio un consorzio che comprenda istituti nazionali ed esteri. Ma domani l'attenzione sarà puntata anche sul titolo Alitalia, che dopo i massimi toccati mercoledì ha cominciato una discesa che l'ha riportato sotto quota un euro. Secondo gli analisti, gli investitori sarebbero stati frenati dalle condizioni rigide che il Governo potrebbe porre all'acquirente, anche se l'intenzione attuale, alla luce delle dichiarazioni del premier, Romano Prodi, sembra quella di lasciare più spazio al mercato.

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