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di FILIPPO CALERI CI SONO troppi black out a Roma.

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Un livello molto superiore rispetto a quanto accade a Torino (27 minuti), a Milano (34,5 minuti) e della media italiana che è di 37 minuti. Così tra i 22 distributori di energia agli italiani la società guidata da Fabiano Fabiani è quella che presenta il peggior saldo tra incentivi e penalità. A puntare il dito contro l'azienda elettrica è stato il presidente dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma, Bernardo Pizzetti. Che dopo aver denunciato la scarsa qualità delle erogazioni ha preso carta e e penna e ha scritto una lettera al sindaco, Walter Veltroni, sollecitando un intervento da parte del maggiore azionista della società. La lettera si è conclusa infatti con una richiesta di intervento del sindaco «affinchè, in qualità di azionista di maggioranza di Acea spa, possa dettare i necessari indirizzi a tutela della sicurezza e della continuità del servizio reso all'utenza». Pizzetti ha argomentato con cifre e dati il suo j'accuse. In particolare a mostrare la scarsa qualità del servizio è, secondo il presidente dell'Autorità, il fatto che la società presenta il peggior saldo netto fra incentivi e penalità, dovendo versare 573.000 euro di multa e non ricevendo nessun incentivo. A puro titolo di paragone fra sistemi metropolitani, Aem Milano ha ottenuto 97 mila euro di incentivi e nessuna penalità, mentre anche Aem Torino ha ottenuto 314 mila euro di incentivi e nessuna penalità. Gli unici altri gestori che presentano un saldo netto negativo sono Acegas Trieste (-88.360 euro) e Agsm Verona. All'evidenza delle cifre la società energetica ha replicato con altri dati. «Le penali previste dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas per il 2005 sono pari a circa 573 mila euro. Cifra che va confrontata con le penali comminate alla Società nel 2002 e nel 2003 (rispettivamente 3,9 milioni e 7,9 milioni). Mentre sono state pari a zero nel 2004» ha spiegato in una nota l'azienda. Che ha anche sottolineato il trend di miglioramento confortato dai dati sulle penali e da quelli sui minuti di interruzione passati da 73 (per utente/anno, ambito alta concentrazione) a 60, pari a meno 18%.» Non sono mancate le reazioni. «Quanto denunciato dall'Agenzia di controllo nella lettera indirizzata al sindaco Veltroni è estremamente grave. Come è possibile arrivare ad accumulare una penalità così alta senza intervenire prima? L'Acea, per ripagarsi dagli errori, sarà costretta a mettere le mani nel portafogli dei cittadini. Oltre il danno anche la beffa» ha affermato il consigliere di Forza Italia Marco Pomarici.

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