di GIOVANNI LOMBARDO SI APRE un nuovo scontro legale tra Anas e Autostrade.
L'Anas aveva invitato nei giorni scorsi Autostrade a fare un passo indietro su questa operazione perché, secondo l'ente, indebolirebbe la struttura finanziaria e patrimoniale di Autostrade per l'Italia (che ha stipulato la convenzione con Anas), mettendo a rischio il piano di investimenti e manutenzione sulla rete in concessione. La richiesta, però, è stata respinta al mittente, anzi la società guidata dall'amministratore delegato Giovanni Castellucci ha depositato un ricorso d'urgenza al Tar del Lazio che per questa mattina ha fissato un'udienza per tentare una via di conciliazione. Ma l'ipotesi di accordo appare improbabile, visto che proprio ieri è arrivata la diffida formale di Anas sul dividendo straordinario di 3,75 euro per azione che, ha sottolineato Ciucci, «oltre a ridurre il patrimonio del gruppo per l'ingente importo di 2,1 miliardi, determina ulteriore indebitamento per un importo corrispondente ai mancati investimenti realizzati. Da ciò - prosegue il presidente dell'Anas - la necessità di avere chiarimenti in ordine alla permanenza della capacità del gruppo Autostrade di far fronte agli impegni di investimento, non ancora adempiuti, nei confronti della stessa Anas, dello Stato e della collettività». La distribuzione del dividendo straordinario, nel quadro del progetto di fusione di Autostrade con la spagnola Abertis, è stata deliberata dal consiglio d'amministrazione del gruppo che fa capo ai Benetton nella riunione del 10 novembre. «Il processo di fusione Autostrade-Abertis non ha niente a che vedere con la richiesta di informazioni e con la diffida dell'Anas - spiega Ciucci - la diffida è stata inoltrata a seguito della mancata tempestiva risposta di Autostrade e di Autostrade per l'Italia ad una richiesta di chiarimenti formulata da Anas sugli effetti patrimoniali e finanziari che si sarebbero determinati sul gruppo Autostrade dalla distribuzione del dividendo straordinario. Tale distribuzione - prosegue il presidente dell'Anas - sembra infatti effettuata utilizzando riserve di bilancio costituite contabilmente infragruppo in occasione dell'operazione Mediterraneo». Operazione decisa dall'azionista, e dalla quale scaturì Autostrade per l'Italia, soggetto concessionario della convenzione stipulata con Anas con il quarto atto aggiuntivo. «La correttezza della richiesta - spiega ancora Ciucci - ha trovato conferma nel fatto che, sia pure tardivamente, Autostrade e Autostrade per l'Italia hanno entrambe fornito almeno in parte i chiarimenti richiesti, che sono attualmente al vaglio dell'Anas».