Il Governo incassa ancora e promette meno imposte
Un segnale positivo che, secondo il viceministro dell'Economia Visco potrebbe portare il Governo a decidere presto un alleggerimento della pressione fiscale. Ma il Centrodestra ricorda che il trend si era creato con le misure anti-evasione del Governo Berlusconi e il ministro all'Ambiente Pecoraro Scanio avverte: «Ridurre le tasse non basta: occorre investire sull'ambiente, l'occupazione e la sicurezza». Ilviceministro Visco ieri ha annunciato che «ridurremo le tasse il prima possibile», facendo però notare che la decisione dipenderà anche dall'andamento «dell'altro lato del bilancio», ovvero quello della spesa. Nel passaggio della Finanziaria al Senato, conferma Visco, verrà introdotto un emendamento per garantire che le maggiori entrate a quelle previste, che arriveranno dalla lotta all'evasione fiscale, siano utilizzate per una riduzione delle tasse. A novembre per le entrate ci sarà l'ennesimo boom: la crescita sarà di oltre il 12% sul mese e dell'11,3% se si considerano i primi undici mesi dell'anno. Il responsabile delle Finanze sottolinea con soddisfazione come la crescita delle entrate sia «un risultato notevole, per certi versi inatteso». Pronta la replica dell'ex ministro Gianni Alemanno (An): «L'aumento di gettito fiscale c'era stato subito dopo la fine del nostro Governo, un trend che si era creato con le misure anti-evasione che noi avevano adottato, senza bisogno del Grande Fratello fiscale di Visco». In particolare Visco fa notare che «l'Iva all'inizio cresceva come l'economia monetaria, che è a un pò meno del 4%, poi ha cominciato a crescere al doppio del Pil, al 7,5-8%, adesso è cresciuta al 13,1%. Questo può avere un significato solo: che qualcuno ora paga più Iva di prima». Per il ministro dello Sviluppo Pierluigi Bersani «è un buon segnale, l'unica vera possibilità di ridurre le tasse è il fatto che tutti le paghino. Senza questo non ci sarà mai la possibilità di ridurre sul serio le aliquote».