L'Italia e la Francia preferiscono il treno

E ha lasciato al palo la possibile alleanza tra Alitalia e Air France. Ieri al vertice italo francese che si è tenuto a Lucca, Romano Prodi e Jacques Chirac, hanno lasciato a bocca asciutta chi puntava su un imminente accordo industriale tra le due compagnie aeree. Lo scivolone dei titoli in Borsa delle due aziende, giovedì scorso, dopo le dichiarazioni di Jean Cyril Spinetta che aveva confermato l'avvio di trattative, ha spinto i due politici a tenere un atteggiamento più diplomatico. Così Prodi, ha sottolineato di non aver affrontato la questione di una possibile alleanza nel corso del summit bilaterale. «Tra noi due non ne abbiamo parlato», ha tenuto a precisare Prodi, segnando un distinguo rispetto alle dichiarazioni rilasciate solo un momento prima dal presidente francese Jacques Chirac. «Un riavvicinamento tra le due società - ha detto infatti Chirac - è ai miei occhi auspicabile», fermo restando che i due vettori sono compagnie private e che come tali devono discutere tra loro indipendentemente dai governi. A chiarire la posizione del Governo ci ha quindi pensato il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani. Nella ricerca di un partner per la compagnia di bandiera, l'obiettivo fondamentale è quello di «non svendere le significative potenzialità» del mercato nazionale italiano. In serata è intervenuto sul tema anche il presidente Antitrust, Antonio Catricalà, che ha detto «sarei cauto a vedere quali possono essere le soluzioni per Alitalia. L'ipotesi di un alleanza tutta italiana per Alitalia (quella ipotizzata con AirOne ndr) andrebbe incontro a «limiti antitrust da rispettare». La giornata è stata comunque negativa in Borsa. Il titolo ha chiuso a 0,9078 (-2,17%), a pesare è stata anche la vendita del 2,7% della compagnia effettuata ieri da Morgan Stanley. Ad essere cedute sono state 37,5 milioni di azioni Alitalia della compagnia aerea, per un controvalore di 34 milioni di euro. Se l'intesa nei cieli non è dietro l'angolo, Prodi e Chirac, hanno dato un colpo di acceleratore al progetto della Tav tra Torino-Lione. Un'iniziativa contestata dagli ambientalisti e sulla quale il Governo conta di prendere una decisione definitiva entro il prossimo settembre. Italia e Francia sembrano determinati ad andare avanti e non hanno dubbi sulla necessità di definire un'iniziativa congiunta sulla Tav, anche chiedendo finanziamenti all'Ue. «Intendiamo realizzare la Torino-Lione», ha detto Prodi.