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GLI ITALIANI guardano al futuro con prudenza e, rispetto ai colleghi europei, si mostrano in prospettiva ...

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Questa la fotografia scattata attraverso un rapporto messo a punto da Censis e Confcommercio: quello che emerge, ha detto il presidente dell'organizzazione, Carlo Sangalli, è il ritratto di un paese «sotto sforzo» e ciò perchè, innanzitutto, «ormai da troppi anni, si trova a fare i conti con una crescita economica lenta». La prima conseguenza di questa incertezza è la maggiore quota di connazionali che guarda al futuro immediato con pessimismo: gli italiani sono al 34,2% a fronte del 5% di inglesi, del 10,4% di tedeschi e del 19,6% dei francesi. A settembre, inoltre, solo il 31% delle famiglie italiane ha incrementato i consumi rispetto al trimestre precedente contro una media superiore al 45% di francesi, spagnoli e inglesi. Ma non è tutto: solo il 30% degli italiani prevede di aumentare i consumi negli ultimi mesi dell'anno, contro il 55% della Spagna e il 53% della Germania mentre, più che negli altri paesi, in Italia pesa la percezione di una limitata disponibilità di reddito che per il 14,5% è addirittura critica. Si tratta in questo caso della quota più elevata rilevata tra i 5 Paesi presi in considerazione, mentre la quota di chi ha indicato buone possibilità di spesa è del 29,6% tra le famiglie italiane, in media con quanto rilevato nel resto del campione. La percentuale delle famiglie che prevede di fare spese per i viaggi è del 16% in Italia, contro una media del 32 % ed un massimo in Germania del 52%. Nelle previsioni di acquisto di beni tecnologici gli italiani scendono addirittura al 9% contro una media del 14% e un massimo in Gran Bretagna del 16%. Anche per l'arredo siamo all'11% contro un 16% di media.

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