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Futuro verde per la sanità romana

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Più economica e rispettosa dei parametri del protocollo di Kyoto siglato tra le nazioni per la tutela dell'ambiente. È questo quanto sta accadendo con il contratto che l'Idi, l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata, i famosi e antichi «Frati della Pelle», ha sottoscritto con la società Delta Petroli, e che prevede la realizzazione di una centrale di cogenerazione da 2,5 Mw alimentata prevalentemente a olio vegetale di produzione agricola con un impatto ambientale praticamente nullo. L'impianto che dovrebbe essere in funzione alla fine del 2007 è, infatti, caratterizzato dal fatto che il bilancio di anidride carbonica (il principale gas che crea l'effetto serra) è pari a zero. Il contenuto di carbonio delle piante (semi, radici e parte esterna) assorbito nelle fasi di crescita e produzione dei semi, attraverso il processo fotosintetico, viene integralmente emesso durante le fasi di consumo. Insomma nell'atmosfera rientra esattamente quello che era stato tolto nella fase di crescita e il ciclo assorbimento - emissione avviene in tempi brevi contrariamente a quanto avviene con olio combustibile, gasolio, gas metano ed altre fonti fossili. Si tratta della seconda iniziativa che la Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione mette in cantiere nei poli ospedalieri che gestisce. Un'analoga centrale alimentata con energia pulita è, infatti, in fase di costruzione nell'Ospedale San Carlo di Nancy. Un'iniziativa che testimonia la sensibilità della Congregazione per le tematiche ambientali. La produzione di energia pulita e rinnovabile a costi inferiori di quelli correnti contribuisce a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e incentiva l'utilizzo di oli vegetali. Non solo. L'applicazione tecnologie pulite e alimentate con i prodotti naturali stimola il processo di coltivazione di piante oleaginose a destinazione energetica inducendo la creazione della filiera agroenergetica. I vantaggi non sono pochi nemmeno dal punto di vista della gestione economica. L'Istituto dermopatico dell'Immacolata, infatti, grazie alla realizzazione della centrale otterrà una fornitura di energia elettrica e termica a costi inferiori rispetto a quelli sostenuti attualmente, raggiungendo la piena autonomia in tema di approvigionamenti. A costruirlo sarà invece la Delta Petroli, una società specializzata nell'erogazione di Servizi Energetici e realizzazione di impianti di cogenerazione da fonti rinnovabili. L'elemento più importante di questa iniziativa è che per vedere realizzato l'impianto, l'ente non sosterrà alcun onere economico ivi compresa la gestione e manutenzione dello stesso. «Sarà da noi gestito per 12 anni garantendone la manutenzione ordinaria e straordinaria. Poi alla scadenza di tale periodo la titolarità dell'impianto passa all'Istituto» spiega la Presidenza della Delta Petroli, che già nel lontano 1990, con l'utilizzo di biocombustibili vegetali come il biodiesel, ha anticipato il nuovo corso che la storia evolutivo-energetica dello sviluppo avrebbe assunto. Il futuro energetico parte oggi così come una maggiore sensibilità per il rispetto dell'ambiente. «L'ambiente è patrimonio inestimabile che appartiene a tutti e la volontà di assumere responsabilmente l'applicazione delle misure previste dal Protocollo di Kyoto - con i non trascurabili benefici economici di produrre energia pulita e rinnovabile a costi inferiori di quelli correnti, perseguendo anche l'obiettivo di riduzione della dipendenza dai combustibili fossili - è un modello da seguire» spiega in una nota la società incaricata di realizzare la centrale.

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