di EMANUELA ZONCU I LAVORI per l'adeguamento dei pedaggi autostradali sono ancora una sorta di cantiere aperto.
I rincari - che per molte concessionarie tra cui Autostrade per l'Italia dovrebbero scattare dal prossimo gennaio - andranno «stabiliti attraverso una variabile che può essere positiva o negativa a seconda degli investimenti o la qualità del servizio», ha spiegato il ministro. Una decisione da «prendere insieme in modo concordato e condiviso», pena il passaggio del testimone a «un terzo che decide, come prevede la concessione». Pedaggi a parte, ieri dalla stessa sede dell'Anas che ha visto seduti allo stesso tavolo il ministro e il presidente Pietro Ciucci, è stato lanciato «Pronto Anas 841.148», il nuovo servizio a diposizione dei cittadini 365 giorni l'anno. Intanto, Autostrade ha già presentato all'Anas, come previsto dalla convenzione, le proprie richieste di aumento che, secondo indiscrezioni, si aggirano intorno al 2%. Gli aumenti tariffari richiesti da Autostrade saranno «valutati ed eventualmente concessi in base alle nuove norme previste dall'articolo 12 del collegato alla Finanziaria», ha detto il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, confermando che «la società ha inviato la sua proposta come previsto dalla formula del "price cap". L'Anas sta facendo la sua istruttoria e trasferirà al ministero la sua proposta». E alla domanda se verranno applicate le nuove regole previste dall'articolo 12 del decreto collegato, Ciucci ha risposto: «A mio parere sì, visto che è la legge». Immediata, la reazione pro-Di Pietro dei consumatori. «Caro ministro - è l'appello di Federconsumatori - blocchi questi aumenti e proceda alla riforma delle concessioni. Avrà tutto il nostro appoggio». Intanto l'Anas ieri ha messo a disposizione di utenti e cittadini Pronto Anas, un numero telefonico unico (841.148) che al costo di nove centesimi a chiamata, dalle 8 alle 20, 365 giorni l'anno compresi Natale e Pasqua, fornirà informazioni e ascolterà le segnalazioni dei cittadini. Un servizio che per Di Pietro «sarà utile anche per risolvere i cosiddetti "buchi neri", piccole opere che non rendono funzionali le grandi infrastrutture. Vogliamo mettere in condizioni il cittadino di far sentire la propria voce, segnalando tutte queste cose che non funzionano». Non solo. Il ministro ha dato indicazioni affinchè «tutte le segnalazioni che riceverà l'Anas in ordine all'inefficienza delle concessionarie autostradali dovranno essere formalizzate in contestazioni». L'iniziativa, che è affiancata da un nuovo portale web dell'Anas che consente di verificare via Internet il traffico in tempo reale per ricevere informazioni sulla viabilità dell'intera rete.