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di GIOVANNI LOMBARDO ARRIVA il piano per togliere le Ferrovie dal binario morto.

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A sopportarne il peso, manco a dirlo, saranno gli utenti. Il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha annunciato che i biglietti ferroviari saranno più salati. «L'autorizzazione alle Ferrovie arriverà entro dicembre, in occasione dell'ultimo Cipe», ha detto Bianchi. E di aumenti per i biglietti di Intercity ed Eurostar ha parlato anche il presidente della holding Fs, Innocenzo Cipolletta. I rincari potrebbero scattare già dal prossimo gennaio. Il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, mette subito le mani avanti: «Ci troviamo in una situazione che ha alle spalle 5 anni di mancato recupero tariffario, il Governo Prodi dovrà fare la sua parte per fare sponda a una riscossa delle Ferrovie». Ma è stato Cipolletta a scoprire le carte sui piani di Fs: «Abbiamo chiesto modifiche tariffarie solo per quelle che non hanno un contratto di servizio con lo Stato o gli enti locali, perchè le tariffe sono ferme dal 2000, cioè da sei anni e sono la metà di quelle di altri paesi europei». Subito, l'alzata di scudi dei consumatori e sindacati. «Le Fs negli ultimi anni hanno attuato una politica di aumenti mascherati - afferma l'Adoc - il cittadino non può essere considerato la panacea delle malgestioni». Secondo l'Ugl «è il momento meno opportuno per nuovi aumenti». mentre il Codacons parla di aumenti «assurdi». Ma la strada sembra segnata: saranno i cittadini a dover mettere mano al portafoglio per contribuire a risanare il disavanzo-record delle Ferrovia a cui bisogna aggiungere il buco nei conti della controllata Trenitalia di oltre 1,7 miliardi. Preoccupato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani: «paghiamo più che in altri settori le responsabilità delle non scelte del governo precedente» ha detto. Per completare l'alta velocità entro il 2009, intanto i vertici Fs puntano a sbloccare il congelamento dei pedaggi Rfi e a fare operazioni di indebitamento finanziario «a nostro rischio»: una volta a regime, l'alta velocità «consentirà la presenza di più operatori e quindi una maggiore concorrenza a beneficio dei passeggeri», ha sottolineato Cipolletta che ha anche assicurato: se lascerò Fs sarà senza maxi-liquidazione.

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