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Le indiscrezioni del quotidiano parigino «Les Echos»

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Eads cerca Finmeccanica. Prove di dialogo con Guarguaglini

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La holding guidata da Guarguaglini fa gola per la sua competenza nel settore aeronautico, in particolare nelle tecnologie avanzate come i materiali compositi. Dunque interessa ad Airbus che sta rivedendo il suo sistema industriale, negli aerei da combattimento, nei lanciatori, per i quali si è ipotizzata la costituzione di una società comune con Eads. E poi è appetibile per il futuro accordo con la Russia per l'alleanza con Sukhoi nella produzione di jet regionali e per l'alleanza con Thales nei satelliti che potrebbe aprirsi a Eads. Le fonti di Eads citate dal giornale restano però assai vaghe sulla direzione che potrebbe prendere questo corteggiamento. «Partecipazione comune a un programma, co-impresa o scambio di assets... è troppo presto per saperlo» scrive il quotidiano sottolineando però che al momento le possibilità di alleanze per consolidare il settore europeo sono assai limitate. Ancora: Finmeccanica avrebbe «accolto il messaggio al 100%». Ufficialmente però il gruppo italiano non commenta. Secondo il giornale, solo una cosa è certa: dopo un periodo di relazioni più tese, ora il clima è sereno, con Gallois e Guarguaglini in contatto continuo. «Si parlano, si vedono. C'è il desiderio di far qualcosa insieme» hanno detto fonti della direzione di Eads precisando che al momento «l'unica cosa sicura è che sia Finmeccanica la società da corteggiare». I due gruppi si conoscono bene anche perchè hanno solidi legami attraverso Airbus, di cui Finmeccanica è un tradizionale partner industriale, Atr, la joint-venture nel trasporto aereo regionale, Mbda, il leader mondiale dei missili di cui sono entrambi azionisti e attraverso il consorzio Eurofighter, il caccia europeo di ultima generazione. Secondo alcune fonti, sul fronte di Airbus ad esempio, Finmeccanica potrebbe partecipare con una quota nel capital risk del lancio dell'A350, sempre che Eads decida di realizzare il progetto. A Parigi non si esclude nemmeno che a Gallois non dispiacerebbe avere nel capitale di Eads, che è in ridefinizione, un azionista amico come la holding italiana.

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