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di EMANUELA ZONCU MANCANO solo 20 giorni, poi gli advisor, renderanno noto ai vertici di Cinecittà il ...

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Obiettivo: risanare il buco da 33 milioni complessivi causato proprio dalle multisale, migliorare la situazione finanziaria delle controllate e portare il bilancio in pareggio. Operazione nella quale, spiega il numero uno della holding Alessandro Battisti appena nominato anche presidente di Mediaport, rientrano anche la revisione dello statuto della diretta controllata Filmitalia e la questione sui diritti che la holding detiene. Tre fronti ancora aperti, che porteranno a un miglioramento dei conti solo a 2007 inoltrato. «Abbiamo già iniziato a fare pulizia, scorporando da Mediaport alcune sale, su cui vogliamo puntare». Si tratta di quel «pezzo» del circuito relativo ai film d'autore, italiani ed europei e alle prime e seconde opere, sale di qualità insomma, che saranno destinate all'Istituto Luce, in un'ottica di rafforzamento. Mediaport, che perde circa 600 mila euro al mese per un deficit attuale di circa 33 milioni di cui 17 di debito reale e 16 circa di leasing, «è diventata solo gestrice delle multisale - spiega Battisti - e stiamo accelerando per chiudere la questione e cederla in modo da coprire il buco con la vendita». Intanto, sono stati convocati per il due ottobre i sindacati del cinema per «condividere le nuove strategie del gruppo e tutelare i lavoratori». Altro passo importante appena compiuto, l'incorporazione nella holding di Cinecittà diritti: «Abbiamo circa 40 anni di diritti da rinegoziare - spiega ancora il numero uno di Cinecittà holding - A gennaio daremo il via, in collaborazione con il Ministero dei Beni culturali, alla catalogazione dei diritti». Su cui sembra che la confusione regni sovrana. Alcuni fanno infatti capo a Cinecittà altri allo Stato, altri ancora parzialmente ad entrambi. Non solo: ci sono delle cause in corso «quindi bisogna risolvere tutta la questione per cominciare poi a commercializzare». I primi utili, una volta chiarito il quadro sul possesso e avviata la fase di commercializzazione (che porterà nuove risorse in casa Cinecittà e contribuirà alla tutela del patrimonio nazionale) arriveranno solo nel 2007. Sul fronte della diretta controllata Filmitalia invece, è già al lavoro una commissione ministeriale e i primi di ottobre i vertici della holding, Istituzioni e Associazioni si siederanno attorno a un tavolo. L'obiettivo di Battisti è quello di coinvolgere enti locali, camere di commercio o associazioni di diverso tipo. I nuovi ingressi permetteranno di «reperire risorse finanziarie che consentiranno di modernizzare la società».

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