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Inaugurata la struttura di Torre Valdaliga Sud

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Enel, il Governo scende in campo su Civitavecchia. Bersani: Bisogna accettare la centrale

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E stavolta, a prendere posizione è stato il ministro delle Attività produttive, Pierluigi Bersani in occasione dell'inaugurazione della centrale Torre Valdaliga Sud, uno degli impianti ceduti dalla società guidata dall'ad Fulvio Conti, ristrutturato a ciclo combinato dalla Tirreno Power, attuale gestore. Parole chiare, quelle di Bersani, che sgomberano ogni dubbio: «Bisogna accettare la riconversione a carbone pulito della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord». Bersani ha confermato le linee del Governo, ricordando come l'Italia abbia bisogno di specifiche quote gas e quote carbone e in queste rientra appunto la centrale a carbone più efficiente del mondo, quella di Civitavecchia. Dichiarazioni che, in vista soprattutto del tavolo istituzionale in programma il prossimo 8 novembre per affrontare il nodo della riconversione di Civitavecchia, sembra lasciare pochi dubbi sulla volontà del Governo di recedere dall'utilizzo del carbone a Torre Nord. «Io devo fare il mio mestiere, valutando le condizioni migliori per lo sviluppo economico e produttivo - ha spiegato il ministro - e l'Italia ha bisogno di un mix di combustibili, in base a specifiche quote di gas e carbone. Per il primo non bisogna superare un certo tetto mentre tra le quote del carbone rientra anche Torre Valdaliga Nord. Terremo nel massimo conto le esigenze della popolazione - ha proseguito Bersani - e sarà offerta tutta la tecnologia possibile per la tutela della salute e dell'ambiente. Si cercherà inoltre di favorire tutte le opportunità di sviluppo del territorio». Garanzie che vanno ad aggiungersi a quelle già assicurate dalla stessa Enel, che non solo darà vita all'impianto a carbone più avanzato del mondo in termini di efficienza e riduzione dell'impatto ambientale (e fornirà lavoro diretto a 2500 persone) ma contribuirà anche allo sviluppo e la crescita economica dell'intera zona. «Si deve andare avanti con la fase di ammodernamento del gas che avrà un suo sviluppo» nei prossimi anni ma occorre preoccuparsi anche di «rinnovabili, efficienza energetica e carbone pulito per garantire sicurezza al sistema», ha concluso il ministro. E in questa direzione va anche il disegno di legge sul completamento delle liberalizzazioni nel settore energetico in discussione in Parlamento. Accanto a questo per il ministro occorre anche dare «una spinta dal punto di vista delle facilitazioni».

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