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A rischio la tregua tra azienda e lavoratori

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Alitalia, i sindacati chiedono garanzie su alleanze e piano di rilancio

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Non è per nulla piaciuta alle organizzazioni sindacali la decisione del cda della compagnia di Alitalia, giovedì scorso, di aggiornare il «vecchio» piano industriale, giudicato fallimentare. E, soprattutto, il capitolo alleanze, per il quale è stato dato mandato al presidente e ad, Giancarlo Cimoli, di avviare da subito l'esame delle diverse opzioni per una partnership strutturale. Questione che tuttavia resta carica di incognite. Per questo, i sindacati non intendono abbassare la guardia. Anzi, se necessario, sono pronti a ripartire alla carica e avvertono fin d'ora che la «moratoria» accordata fino al 31 gennaio prossimo è seriamente in bilico. Il primo passo è la convocazione di una riunione intersindacale, che dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni, con ogni probabilità domani, nel corso della quale esaminare la situazione, dopo gli ultimi passaggi, e tornare quindi a chiedere un nuovo incontro al Governo. Rispetto a soltanto 15 giorni fa, dopo cioè la parziale schiarita seguita all'incontro che i sindacati hanno avuto a Palazzo Chigi, si torna a toccare con mano un crescente nervosismo. I fatti degli ultimi giorni, sottolineano i sindacati, sembrano, contraddire gli impegni assunti a Palazzo Chigi, che prevedevano, tra l'altro, il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nella fase di elaborazione del nuovo piano di rilancio di Alitalia. Ma la questione più spinosa che desta forti preoccupazioni è proprio quella delle alleanze. Non c'è dubbio, si osserva in ambienti sindacali, che il mandato affidato dal cda a Cimoli segna un'accelerazione su questo fronte. Ora, nel ventaglio dei partner più papabili c'è sicuramente l'alleanza con Air France, con la quale Alitalia ha stretto un accordo commerciale suggellato da uno scambio azionario del 2% del capitale: è, evidente, insomma, che il dossier più avanzato è proprio quello con i cugini francesi. Il problema sta, però, nel capire come Alitalia si dovrà presentare alle nozze con Air France. Anche se smentito dai diretti interessati, continua ad aggirarsi lo spettro del cosiddetto «piano Spinetta», dal nome del presidente dell'aviolinea francese, che prevederebbe un'Alitalia estremante snellita, e cioè in pratica la sola Alitalia Fly, la società in cui è concentrato il core business del trasporto aereo, confluire nell'alleanza procedendo alla cessione degli atri business di Alitalia Servizi. Si tratta quindi di capire, dicono sempre i sindacati, se sarà questa la rotta che Cimoli seguirà nella negoziazione dell'alleanza. E soprattutto se su questa direzione di marcia c'è l'imprimatur del Governo.

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