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Vicina l'alleanza con Air France Per Malpensa spunta Lufthansa

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Giancarlo Cimoli vuole concludere in tempi brevi l'alleanza con Air France tenendo fede al mandato ricevuto dal cda di individuare «un'intesa strutturale con un altro vettore» su cui basare il piano di rilancio. Ma il numero uno della società d'oltralpe, Jean-Cyril Spinetta è stato chiaro: l'ipotesi di un ravvicinamento con Alitalia sarà presa in esame solo dopo il risanamento della compagnia italiana. Ecco perché è allo studio del Governo una cura radicale basata sulla scelta di Fiumicino come unico hub internazionale. Mentre la gestione di Malpensa sarebbe affidata a un altro vettore. Quale? Secondo quanto riferisce lo Snaut (il sindacato nazionale autonomo unione trasporti) è aperta una trattativa con Lufthansa che riguarda EuroFly, l'operatore indicato come favorito per la gestione dell'hub milanese. Lufthansa sarebbe iscritta agli atti del piano di riassetto quale compagnia di «intervento subordinato». In questo senso l'alleanza tra il vettore tedesco e la società nata da una costola di Alitalia nel 2003 consentirebbe a Malpensa di continuare a essere un aeroporto internazionale con voli internazionali e intercontinentali. Così sarebbe risolto lo scontro tra Milano e Roma. Nei giorni scorsi sono scesi in campo il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, il sindaco di Roma, Walter Veltroni e il vicepremier Francesco Rutelli a difesa dell'aeroporto Leonardo da Vinci. Mentre sul fronte lombardo si sono schierati il presidente della Regione Roberto Formigoni e il sindaco di Milano Letizia Moratti. La prossima settimana il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, farà un giro di consultazioni con tutti gli interessati. La proposta potrebbe dunque essere questa: a ciascuno il suo scalo internazionale, gestito però da operatori diversi. «Nel piano risulta che Alitalia avrà soltanto la gestione dell'aeroporto di Fiumicino - riferisce il segretario nazionale dello Snaut, Pietro Zannoni - con l'aumento di almeno quattro nuove tratte internazionali e l'incremento della flotta». Ieri, però, Formigoni è tornato all'attacco: se Alitalia lascerà Malpensa, ha detto, «British Airways, Lufthansa ed Air France verrebbero a Malpensa per convogliare i passeggeri verso i loro grandi hub». L'ingresso in forze nello scalo lombardo di una compagnia straniera al posto della società della Magliana, ha aggiunto, è «uno scenario complicato, costoso e che non auspico».

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