Telecom, patto con Mediobanca e Generali
I soci della holding, il gruppo Pirelli presieduto da Marco tronchetti Provera e Benetton (attraverso Edizione Holding ed Edizione Finance) hanno vincolato complessivamente il 23,2% del capitale ordinario di Telecom in un patto valido fino al 18 ottobre 2009. La direzione del patto sarà inizialmente formata da quattro membri, due nominati da Olimpia, uno da Mediobanca e uno da Generali. Il presidente, che ad oggi non è stato ancora nominato, sarà indicato da Olimpia. «È un modo per controllare gli sviluppi industriali di Telecom e per tutelare i propri investimenti», commentano fonti finanziarie che leggono come una «rete di sicurezza» l'impegno di Generali e Mediobanca, che in portafoglio hanno rispettivamente il 3,67% e l'1,54% della società di tlc e sono soci di peso anche di Pirelli col 5,25% e il 3,95% del capitale. È un patto che potrebbe vedere a breve l'ingresso di nuovi soci. «Il patto è aperto all'ingresso di nuovi partecipanti a condizione che posseggano una quota pari almeno allo 0,5%». E alla porta, secondo indiscrezioni di stampa circolate nelle scorse settimane, ci sarebbero Capitalia e Intesa. Il Leone di Trieste e Piazzetta Cuccia (così prevedono gli accordi) potranno acquistare ulteriori azioni Telecom «fino a un massimo del 25% della partecipazione da ciascuna sindacata». Gli accordi prevedono inoltre la possibilità per Olimpia di aumentare il capitale sociale «anche mediante conferimento di azioni Telecom apportate da nuovi soci». Gli aderenti al patto si impegnano a non cedere azioni per oltre il 20% della partecipazione apportata da ognuno al patto. Una deroga è concessa però a Olimpia, garantendo un diritto di prelazione agli altri due aderenti al patto. Il patto considera anche l'eventuale ingresso di nuovi soci in Olimpia «mediante conferimento di una partecipazione in Telecom». Se il loro ingresso, sommata la loro partecipazione a quelle dei partecipanti al patto, comportasse il superamento della soglia per l'Opa obbligatoria, «Generali e Mediobanca - si legge negli accordi - potranno entrare nel capitale di Olimpia conferendo le proprie azioni Telecom alle stesse condizioni offerte dal terzo» o «ridurre la propria partecipazione a un livello sufficiente ad evitare il superamento della soglia prevista ai fini dell'Opa obbligatoria». Data «continuità e stabilità all'assetto azionario e di governance del gruppo» (questi gli obiettivi che gli aderenti si sono dati secondo la nota che accompagna gli accordi), si guarda alla riorganizzazione del gruppo. E questo sarà il tema all'ordine del giorno del cda straordinario che Guido Rossi si appresta a convocare per metà della settimana prossima. In Borsa il titolo è stato portato sugli scudi (+1,18% a 2,32 euro), ma gli acquisti si sono concentrati su Pirelli (+2,52% a 0,69 euro) dopo la sistemazione della quota in Capitalia.